- Mobilità sostenibile
Legge di Bilancio 2025 e E-Fuels: incentivi e soluzioni per un futuro sostenibile
La Legge di Bilancio 2025, introduce una serie di incentivi significativi per promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel settore […]
Una mamma, un papà e due bambinetti. Nonostante i figli siano piuttosto piccoli vogliono fare un cammino, in Francia. E allora pensano bene di prendere un asino!
È una storia di una quarantina di anni fa, una storia di libertà e di conoscenza. A piedi, senza meta, dormendo dove capita; tutto per comprendere un paese sconosciuto: il loro.
L’asino è il pezzo forte del piano, il pastore che l’ha venduto ha avvisato l’allegra comitiva: “state attenti che i bagagli li fa portare a voi”. E così è; al primo guado l’asino cade, esce con fatica dall’acqua. Tolto il basto prosegue scarico fino al maniscalco più vicino. Ma l’asino non ha proprio niente, è solo un furbissimo simulatore. “Zoppicava per finta” sentenzia il maniscalco. Ecco, l’animale ha la nomea di sciocco, ma il cervello fino.
Parco e resistente, in questa avventura è stato un compagno ineguagliabile.
Un anno e mezzo di cammino per oltre 5.000 chilometri per scoprire un mondo insospettabile, fatto di sentieri, guadi, montagne, panorami, profumi, fioriture, ma anche pioggia, neve, freddo, e qualche volta fame e fatica. Quasi sempre ripagati dall’accoglienza delle persone, che è proporzionale allo sforzo che hai fatto per raggiungerle. Chi arriva la sera è sempre il benvenuto: ha camminato tutto il giorno, in una dimensione che comprende una naturale semplicità verso il mondo. La stanchezza diventa quasi piacevole, accompagnata dalla curiosità verso nuovi posti e nuovi amici.
Il ritmo dei propri passi è quello più naturale, camminare pervade il senso delle cose e la concezione della vita, il rapporto con l’ambiente e le persone.
Un rapporto che accresce conoscenze e rispetto per la natura e gli uomini.
Prendere un asinello ed esplorare il proprio mondo per tante persone può essere troppo, ma immaginare di farlo è possibile a tutti. E tutti noi possiamo fare almeno un pezzo di cammino, quello che riconcilia la nostra attuale condizione di uomini con la natura di cui facciamo parte.
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Il programma Copernicus dell'Unione Europea rappresenta un'iniziativa all'avanguardia nel campo dell'osservazione della Terra, dedicata al monitoraggio del nostro pianeta e del suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei. Attraverso l'utilizzo di satelliti e sensori terrestri, aerei e marittimi, Copernicus fornisce dati e servizi informativi in tempo quasi reale, coprendo sei aree tematiche principali: territorio, ambiente marino, atmosfera, cambiamenti climatici, gestione delle emergenze e sicurezza.
Negli ultimi anni, molte città europee hanno adottato il limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane per migliorare la sicurezza stradale, ridurre l'inquinamento e rendere gli spazi pubblici più vivibili. In Italia, Bologna è stata la prima a implementare questa misura, seguita da altre città come Milano e Lodi.