L’autoveicolo ai tempi di riscaldamento globale

Autoveicolo. È una parola che si può ancora usare in tempi di riscaldamento globale?

Partiamo dalla definizione di mobilità sostenibile del World Business Council for Sustainable Development: mobilità sostenibile significa dare alle persone la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni senza mai perdere di vista l’aspetto umano e quello ambientale, oggi come in futuro.

La definizione è del 1987, ma è tuttora valida.

Come si traduce concretamente?

Le politiche sociali di sostegno alla mobilità sostenibile da un lato tendono a disincentivare l’uso di autoveicoli inquinanti, penalizzandoli con tasse e divieti di uso in zone e orari determinati, e dall’altro tendono a favorire alternative come il car sharing ed il noleggio di auto, scooter, monopattini, e biciclette +/- elettrici. Oltre, naturalmente, ad  incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici nei centri urbani e del treno per le lunghe distanze.

La realtà ci dice però che il miglioramento dell’efficienza dei trasporti pubblici e delle diverse forme di noleggio disponibili varia molto da zona  a zona in Italia, e non sempre le esigenze di mobilità possono essere soddisfatte con mezzi alternativi all’autoveicolo di proprietà. In Italia ci sono 60.000 comuni collocati in un territorio con un’orografia complessa. I servizi sono distribuiti in maniera diversa tra i vari comuni e capoluoghi,  e nella grande maggioranza dei casi per raggiungerli si deve usare un autoveicolo privato.

Senza contare l’importanza sempre crescente che hanno i piccoli e medi veicoli commerciali, soprattutto nel cosiddetto ultimo miglio, spinti dall’aumento delle vendite on line e del delivery.

L’esigenza di una rapida mobilità è una necessità anche per chi usa l’autoveicolo per lavoro: agenti di commercio, medici e altre categorie professionali che per varie ragioni non possono essere vincolate a orari.

Dentro questa categoria potrebbero rientrare gran parte delle flotte aziendali.

Secondo il Rapporto ISTAT 2018 sugli SPOSTAMENTI QUOTIDIANI E NUOVE FORME DI MOBILITÀ dell’ ANNO 2017: 

Le scelte di mobilità sostenibile ( ossia più pulita, economica  ed efficiente) sono più frequenti nei comuni al centro delle aree metropolitane, con maggiore incidenza di persone che si spostano a piedi per raggiungere il luogo di studio o di lavoro (24,5%) o che usano esclusivamente i mezzi collettivi (22,8%); la bici è utilizzata soprattutto nei comuni di oltre 50 mila abitanti (3,2%).  Ci si sposta di meno a piedi o in bici nei comuni più piccoli,  dove i due terzi dei residenti ricorrono al mezzo privato; invece l’uso integrato di trasporto pubblico e privato riguarda soprattutto le periferie delle aree metropolitane (6,3%)

Il quadro che ne esce è che la  più convenzionale automobile di proprietà per tantissime zone urbane e rurali resta ancora oggi il mezzo più efficiente ed economico per muoversi, a volte è l’unico

La scelta dell’autoveicolo

Il problema che si pone adesso è: che tipo di autoveicolo acquistare? Quale automobile rischia di diventare obsoleta o può subire grandi limitazioni nell’utilizzo? Quale concilia le proprie esigenze personali di mobilità con quelle dell’ambiente? Domande fondamentali in un periodo di grande fermento ed evoluzione del settore

Come fare a decidere?

Occorre  considerare  che date le varie alternative di alimentazioni di automobile, la matrice delle decisioni deve considerare diverse incognite:

  • le vetture ibride, in genere costano più delle auto a benzina o diesel, ma hanno   accesso libero, in alcune città anche alle Ztl, e sono incentivate dai bandi nazionali e regionali;  il dilemma è capire quale è più adatta alle esigenze personali o aziendali,  mild, full o plug-in. Per il  Plug-in (ricaricabile con la spina, oltre che in movimento) occorre inoltre  pensare a come-dove ricaricare l’auto e con le migliori tariffe.
  • con il Gpl, si hanno sensibili risparmi sui costi di combustibile, una rete diffusa di distributori sul territorio italiano,però non si può parcheggiare l’auto oltre al primo piano interrato, non è possibile il self-service, il serbatoio va sostituito ogni 10 anni,a carico del proprietario. 
  • con il metano, i risparmi di costo combustibile sono ancora maggiori, le bombole vanno sostituite ogni 4 anni, a carico del  Fondo Bombole Metano, ma la rete di distribuzione non è capillare, anche se in progressivo miglioramento. 
  • le autovetture completamente elettriche hanno autonomie limitate e bisogna programmare bene la ricarica delle batterie, stabilendo dove, quando ed a quali costi ricaricare
  • il diesel è  vantaggioso sulle lunghe percorrenze, ma non è rispettoso dell’ambiente perché produce sì meno emissioni CO2 climalteranti, ma anche le  inquinanti Nox e PM, per cui potrebbe subire anche nel breve importanti limitazioni alla circolazione nelle aree metropolitane

Alla scelta di un automobile contribuiscono sia  elementi razionali (la performance, le dimensioni,  i consumi.) sia irrazionali ( il confort, il fascino della marca, il design).

Autoveicolo e ambiente

L’aspetto ambientale non è più una scelta etica o personale, è un dovere e una necessità riconosciuta anche dai legislatori in sede Europea e Italiana e  sarà presto realtà che inquinare costa di più.

Da gennaio 2020 i limiti nelle prove su strada ( Real Driving Emissions -RDE) sugli ossidi di Azoto (NOx) dovranno scendere dai 60/80 +110% = 126/168 mg/km dell’Euro 6d-Temp ( rispettivamente per benzina e diesel), ai a 60/80+50%=90/120 mg/km  previsti nella normativa Euro 6 Standard, ed i valori di PM scenderanno a 4,5 mg/Km, per cui le auto con valori di emissione superiore saranno sempre più penalizzate nella circolazione

Da gennaio 2020 ogni gruppo automobilistico dovrà avere una media di emissioni pari a 95 g/km di CO2, ma il 5% dei veicoli più inquinanti non sarà conteggiato per il primo anno;  le case automobilistiche che non saranno in grado di rientrare nella media dei 95 g/km, verranno sanzionate con 95 euro di multa per ogni g/km di CO2 in eccesso per ogni auto prodotta, con il possibile rischio di multe miliardarie e quindi sono incentivate a produrre veicoli competitivi a basse emissioni; di qui il proliferare di auto ibride di ogni tipo per ridurre le emissioni dei singoli veicoli e le emissioni medie della produzione per rientrare nei limiti imposti

Ne consegue che  la scelta del veicolo non potrà più essere delegata ad un consigliere occasionale ( concessionari o amici ) , ma valutata attentamente con persone preparate in grado di evidenziare opportunità e minacce di ciascuna opzione.

Lo Scegli Veicolo

Phoresta ha voluto dare un supporto a chi deve scegliere il proprio autoveicolo creando Lo Scegli Veicolo, il sito dove chiedere una consulenza personalizzata per la propria mobilità personale.

Gli esperti di mobilità sostenibile di Phoresta mettono a disposizione le proprie competenze in materia, per individuare l’automobile che riesca a far quadrare le necessità e i desideri personali con l’ambiente.

In questo modo si può trovare una soluzione che sia valida anche nel medio e lungo periodo e non diventi obsoleta nel giro di poco tempo salvaguardando l’investimento realizzato o suggerendo anche eventuali soluzioni alternative all’acquisto.

Con Lo Scegli Veicolo aiutiamo cittadini, professionisti e imprese, a trovare la risposta ideale per la loro mobilità sostenibile ed il miglior veicolo per le loro esigenze.

Ma Lo Scegli Veicolo non è solo questo: è anche un punto di informazione su tutto quanto riguarda l’impatto ambientale delle mobilità e sulla situazione della nostra atmosfera.

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