- Cambiamento Climatico
I cambiamenti climatici e le api
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Abbiamo citato più volte il Grantham Institute – Climate Change and Environmental. Ricordiamo brevemente che è uno dei cinque Global Institute dell’Imperial College di Londra. L’istituto riunisce le competenze in materia di cambiamenti climatici e ambientali.
E’ molto attivo. Per esempio adesso ha creato un utile decalogo di consigli su cosa fare in materia di cambiamenti climatici per ridurre gli effetti del Climate Change (9 things you can do about Climate Change). L’elenco ha il dono della sintesi e della praticità: crediamo che ognuno possa applicarlo senza eccessive difficoltà. Il concetto di fondo – che viene ribadito nella presentazione dei consigli – è che l’azione personale è indispensabile per raggiungere positivi cambiamenti nell’attuale situazione (come sappiamo piuttosto drammatica).
Adesso vi presentiamo i primi quattro con qualche necessario adattamento alla realtà italiana che comunque non è poi diversissima da quella inglese.
Il primo consiglio è di far sentire la propria voce alle autorità. Dite loro che ritenete importante l’azione sul cambiamento climatico. Questo si riflette in decisioni e scelte in tema ambientale, sul verde sulle strade, le infrastrutture ciclabili, i rifiuti, il riciclaggio la qualità dell’aria e le case ad alta efficienza energetica. Tutte cose – come vedete – molto concrete che influiscono profondamente sulla nostra vita. In particolare è importante ridurre le emissioni di gas clima alteranti. Il documento poi consiglia di scegliersi un proprio MP (letteralmente membro del Parlamento). E’ possibile fare qualcosa del genere anche in Italia? Noi crediamo di sì. Per esempio ci sono i rappresentanti di zona che certamente sono più facilmente abbordabili rispetto a un deputato o un parlamentare. Ed è possibile parlare con un rappresentante di zona e magari indurlo ad aprire un parco vicino a casa vostra.
Ma ci sono anche consigli molto più pratici e individuali. Per esempio (consiglio 2) si raccomanda di eliminare o almeno ridurre i consumi di carne e latticini. In particolare la carne rossa ha il maggior impatto sull’ambiente. Si consiglia invece di scegliere prodotti freschi e stagionali che vengono coltivati localmente. Meno trasporti, meno emissioni di CO2. Ma oltre che all’ambiente un’alimentazione di questo tipo fa bene anche alla vostra salute.
Poi – consiglio 3 – c’è il problema degli spostamenti. Ricordate che l’aereo è senz’altro il mezzo più inquinante. Greta Thunberg si rifiuta di prenderlo anche per lunghi percorsi. Il treno è già meglio. Oppure si potrebbe – quando possibile – utilizzare le videoconferenze (come skype). Per i viaggi di piacere è meglio scegliere le destinazioni più vicine e, se si deve proprio volare, è consigliabile prendere la classe economica. La business class sarà più confortevole ma ha una carbon foot print (impronta di carbonio) tre volte superiore. Torniamo al volare che è una forma di inquinamento ed emissioni di CO2 altissima. Phoresta – come sapete – vi aiuta a compensare le vostre emissioni di CO2 derivanti, per esempio, dai voli in aereo. Passiamo al consiglio 4 che è molto perentorio: lasciate l’auto a casa. Il documento osserva che l’auto contribuisce considerevolmente alle emissioni di gas effetto serra. In più le emissioni dei gas di scarico sono una seria minaccia per la salute pubblica. Allora: se ci pensate bene normalmente c’è sempre un’alternativa alla macchina. Ovviamente i mezzi pubblici ma anche una bella pedalata in bici. E ancora: molti posti sono raggiungibili a piedi. E sappiate che camminare almeno mezz’ora ogni giorno – camminare, non correre – è uno dei più validi consigli salutistici che potete ricevere. Infine se siete proprio fissati con l’auto potete comunque provare il car sharing. Si trova facilmente in tutte le grandi città. Per alcuni però la macchina è indispensabile. Allora: si stanno diffondendo sempre di più i modelli elettrico o ibrido. Infine quando guidate potete adottare qualche utile accorgimento. Eccoli: spegnere il motore quando si parcheggia o al semaforo; non guidare a scatti cioè cambiare troppo spesso la velocità e tenere d’occhio la pressione delle gomme. Come vedete qualcosa si può sempre fare. Basta mettersi d’impegno. La prossima volta vi illustreremo i consigli restanti. Intanto riflettete su questi. E metteteli in pratica!.
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