Ecodesign per l’economia circolare: il nuovo regolamento europeo

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A fine maggio è stato dato il via libera al Regolamento del Consiglio Europeo sulla progettazione ecocompatibile, noto anche come “ecodesign”, che stabilisce i requisiti per i prodotti sostenibili e sostituisce la precedente direttiva del 2009, ampliando il campo di applicazione a tutti i tipi di beni immessi nel mercato dell’Ue, non solo ai prodotti energetici. Da pochi giorni, il 18 luglio, il regolamento è entrato in vigore e si applicherà a partire da giugno 2026 in tutti i paesi UE.

Per la prima volta, il regolamento istituisce un “passaporto digitale” dei prodotti, un’etichetta di facile lettura che consente di consultare le informazioni sulla sostenibilità dell’oggetto acquistato.

La Commissione Europea avrà il potere di fissare ed estendere i requisiti di progettazione ecocompatibile mediante atti delegati, e l’industria avrà 18 mesi per conformarsi a questi requisiti.

La normativa prevede anche il divieto di distruzione dei prodotti tessili e delle calzature invendute con esclusione temporanea per le piccole e medie imprese (PMI). La Commissione avrà il potere di introdurre in futuro divieti analoghi per altri prodotti.

Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile sarà allineato con il regolamento sui servizi digitali per quanto riguarda i prodotti venduti online, assicurando coerenza nelle normative che regolano la vendita di beni nel mercato digitale. Inoltre, i criteri di progettazione ecocompatibile saranno applicabili agli appalti pubblici per incentivare il cosiddetto Green Public Procurement, ovvero l’acquisto di prodotti che seguono questo nuovo approccio all’ecodesign da parte della pubblica amministrazione, così da far crescere il mercato dei prodotti sostenibili.