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Legge di Bilancio 2025 e E-Fuels: incentivi e soluzioni per un futuro sostenibile
La Legge di Bilancio 2025, introduce una serie di incentivi significativi per promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel settore […]
Pochi giorni prima di Natale, nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, si è consumato l’accordo fra eurodeputati e stati membri dell’Ue per ripensare il mercato europeo del carbonio, anche in virtù del cosiddetto “Fit for 55”, il pacchetto climatico dell’Ue.
Sul sito della comunità europea si legge che Fit for 55 “è un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell’Ue e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche dell’UE siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo”. Fit for 55 si riferisce dunque “all’obiettivo dell’Ue di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030” dentro un quadro coerente ed equilibrato capace di “garantire una transizione giusta e socialmente equa; mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’Ue assicurando nel contempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi; sostenere la posizione leader dell’UE nella lotta globale contro i cambiamenti climatici”.
Per raggiungere questo obiettivo uno dei meccanismi riguarda l’ampliamento del mercato dei crediti di carbonio ad auto, abitazioni e trasporto aereo. La Commissione ha proposto di creare un nuovo sistema autonomo di scambio delle quote di emissione per gli edifici e il trasporto su strada per aiutare i Governi a conseguire, in modo efficiente sotto il profilo dei costi, i rispettivi obiettivi nazionali previsti dal regolamento sulla condivisione degli sforzi.
Con la proposta, le emissioni di questi settori dovrebbero essere ridotte del 43% entro il 2030 rispetto al 2005, ossia da quando gli impianti grandi emettitori di CO2 dell’Unione Europa non possono funzionare senza un’autorizzazione alle emissioni di gas serra. Più di 11mila centrali elettriche e fabbriche devono richiedere un permesso per ogni tonnellata di CO2 che emettono, come previsto dal Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (European Union Emissions Trading System – EU ETS), lo strumento adottato dall’Unione europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali e nel comparto dell’aviazione.
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