- Cambiamento Climatico
I cambiamenti climatici e le api
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Proprio come i nostri antenati che da un certo momento in poi iniziarono a camminare su due gambe, anche l’agricoltura dovrà trovare la forza di spingersi verso l’alto se vuole superare le sfide che l’attendono.
Dovrà essere più produttiva, più sicura e usare meno risorse. In una parola dovrà evolversi! Una giovane start-up con evidenti passioni Darwiniane, ha pensato di accelerare l’evoluzione dell’agricoltura spingendo gli orti verso l’alto. Andiamo a trovare Alessandro Grampa Co-Founder-Lead Sales and Business Development di Hexagro per farci spiegarci la loro idea.
D -Di cosa si occupa Hexagro Urban Farming?
R- Noi progettiamo e realizziamo orti verticali. Sono strutture che consentono la coltivazione di piante in ambienti interni in maniera automatizzata.
D -Che tecnologia utilizzate?
R- Si chiama Areoponica, è una tecnica che consente alle piante di crescere e produrre in assenza di terreno. Le radici sono conservate in un ambiente chiuso e controllato in cui acqua ed elementi nutritivi sono nebulizzati e le foglie ricevono luce da un sofisticato impianto LED.
D -Da dove nasce l’idea?
R- In Costa Rica quando il nostro CEO Felipe frequentava ancora l’università. Voleva produrre cibo sano senza essere limitato dallo spazio a disposizione e dalle condizioni climatiche. In Costa Rica, come in molti altri paesi, l’agricoltura usa dosi massicce di pesticidi e fertilizzanti. Ne consegue che il cibo prodotto e l’ambiente sono esposti a seri rischi di contaminazione Con l’Areoponica tutto ciò scompare.
D -In che modo?
R- Si tratta di un ciclo chiuso in cui tutto ciò che la pianta non riesce ad assorbire viene raccolto e riutilizzato. Somministriamo solo l’acqua che la pianta è in grado di assorbire e i fertilizzanti non rischiano di contaminare i suoli e raggiungere le falde acquifere. Infine, l’ambiente secco della coltivazione Areoponica non permette la crescita di fungini nocivi, quindi si elimina l’uso dei fungicidi.
D -Quali tipi di piante si possono coltivare?
R- Noi fino ad ora siamo in grado di coltivare erbe aromatiche. Però potenzialmente qualsiasi tipo di pianta può crescere con l’Areoponica, purché abbia un ciclo di vita breve e una volta cresciuta non occupi troppo spazio. Infatti è largamente utilizzata per coltivare insalate, spinaci e bietole.
D-Hanno bisogno di cure particolari?
R- No, basta solo somministrare acqua e nutrienti e farli nebulizzare. Nel nostro caso sono contenuti in una cartuccia e, grazie all’alta pressione, si crea una nebbia nutriente per le piante. Il sistema è computerizzato e controllabile da remoto. Tutte le piattaforme sono centralizzate e rispondono a un unico sistema operativo. Si può facilmente controllare più di una struttura contemporaneamente.
D -Quali sono i vantaggi rispetto a un orto tradizionale?
R- La digitalizzazione semplifica molto la coltivazione delle piante potendo monitorare in tempo reale il loro stato di salute. Le piante crescono più velocemente perché vivono in un ambiente sano e ricco di acqua e nutrienti. La nostra piattaforma, inoltre, offre la possibilità di raccogliere dati sulla qualità dell’aria e quindi sullo stato di salute dell’ambiente. Questo offre alle persone uno strumento per misurare la salubrità dell’ambiente che li circonda.
D -Le piante possono darci molto di più che semplici frutti…
R- Sì, esatto! Siamo esseri viventi e condividiamo con gli altri esseri viventi lo spazio su questa Terra. La natura ha un impatto fortissimo sulle nostre psiche e per questo, appena ne abbiamo l’occasione, ci rifugiamo in essa. Purtroppo però il nostro stile di vita ci porta a trascorrere più del 90% della nostra vita in ambienti chiusi, di questi il 70% sono in ambienti di lavoro. Gli orti verticali hanno il pregio di ricreare la connessione uomo-pianta, naturalizzando ambienti artificiali.
D-La forma dei vostri orti verticali ha subìto l’influenza della natura…
R- Sì, ci siamo lasciati inspirare da essa. I supporti mimano le forme degli alberi per riempire sapientemente gli spazi. Le piattaforme su cui crescono le piantine riprendono le celle esagonali degli alveari. Chi meglio di madre natura sa come dare forme agli oggetti? Basta solo saper osservare.
D-Quali sono i vostri progetti per il futuro?
R- Ampliare la varietà di piante coltivate e raggiungere quante più persone e luoghi possibili. Crediamo che distribuendo alimenti sani e creando ambienti di vita e lavoro più naturali l’uomo possa riscoprire e riconnettersi con la natura. E trarne profondi benefici.
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