FLUMINA di Roberto Ghezzi – Acquario Civico di Milano

Flumina

FLUMINA
Roberto Ghezzi
a cura di Cristina Gilda Artese
in collaborazione con l’Associazione arsprima e Parco Adda Nord
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
dal 7 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024
Inaugurazione: mercoledì 6 dicembre ore 17,00

Mercoledì 6 dicembre, l’Acquario Civico di Milano presenta la mostra FLUMINA di Roberto Ghezzi con la curatela di Cristina Gilda Artese, promossa dal Comune di Milano Cultura e dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, in collaborazione con Associazione arsprima e Parco Adda Nord. Le opere di Roberto Ghezzi sono Naturografie, opere nelle quali la natura “disegna” e “si imprime” sulla tela che l’artista le mette a disposizione. Il neologismo Naturografia è stato coniato dallo stesso Roberto Ghezzi nei primi anni 2000 per indicare opere “trascritte” (dal greco graphia: “scrittura”) dalla natura e realizzate in una pluralità di contesti paesaggistici.
Come spiega lo stesso artista “la magia di un fiume non si può raccontare o dipingere: c’è sempre qualcosa che sfugge, che scivola via, troppo in alto o troppo in basso per essere visto o ascoltato. Io, per non tradire con la mia mano quell’imponderabile, lascio che sia la natura stessa a darsi per quel che è, sulla mia tela. Nascono così le Naturografie”.
I suoi lavori nascono da un’attenta fase progettuale che inizia con l’analisi del territorio e degli elementi che lo compongono e con la scelta dei luoghi idonei per ancorare i supporti (di cotone, lino, crinolina) alla materia (terra, acqua, fango) che li compenetrerà. L’artista “legge” in anticipo come i venti, le correnti e le essenze naturali agiranno su quel sito, poi lascia che la natura interagisca con le tele imbastendo con essa un vero e proprio lavoro “a quattro mani”. Per un lungo periodo l’artista visiona lo stato di avanzamento delle tele finché non ritiene siano pronte all’estrazione e all’esposizione: è l’intuito a suggerirgli che qualcosa della magia e del mistero della natura si è trasfuso per contatto sulla tela. In ogni suo progetto, Ghezzi ribadisce inoltre l’esistenza di un forte legame tra arte visiva e scienza: la sua sperimentazione diretta nella natura aiuta a definire lo stato di salute dell’ecosistema nel quale opera, il suo lavoro (svolto a tu per tu con gli enti di ricerca locali) contribuisce alla raccolta di dati utili alla ricerca scientifica come la qualità delle acque e dei terreni.
Con questa singolare pratica Ghezzi ha operato in contesti paesaggistici di forte impatto estetico: dalla Patagonia ai parchi naturali della Macedonia, dalle coste tunisine ai ghiacciai della Groenlandia e ora in Lombardia, prima regione italiana per estensione fluviale.

Per FLUMINA Roberto Ghezzi ha realizzato installazioni e creato Naturografie d’acqua in due punti caratteristici del Parco Adda Nord: la palude di Brivio e l’oasi Le Foppe Wwf.
La Palude Brivio, ansa paludosa creata dal fiume Adda a valle del lago di Olginate, è un Sito di Interesse Comunitario che si estende per 302 ettari. In gran parte inaccessibile, è circondata da alte rupi calcaree a strapiombo ricoperte da boschi termofili e ospita alcune specie rare di orchidee, oltre a una fra le poche popolazioni di tartaruga palustre dell’alta pianura lombarda.
L’Oasi Wwf, anch’essa Sito di Interesse Comunitario, si estende su un’area di 11 ettari nella campagna a ovest di Trezzo sull’Adda. Le Foppe, buche create un tempo per l’estrazione dell’argilla, oggi sono stagni artificiali e ospitano una ricca biodiversità.

Il progetto di FLUMINA ha avuto inizio nel marzo 2023, quando Ghezzi ha installato le tele all’interno in diversi punti d’acqua della Palude Brivio e delle Foppe. Ogni fase creativa è stata monitorata e documentata dall’artista tramite video e foto. A settembre, al termine della creazione in natura, le opere sono state prelevate, asciugate in loco e fissate per essere infine “sezionate” in base agli spazi espositivi dell’Acquario Civico.

La mostra FLUMINA si compone di lavori “site specific” e propone un percorso modulare composto da grandi opere in parte concepite come installazioni immersive e in parte allestite a parete e da un’opera d’arte vivente. Per la prima volta Ghezzi installerà infatti una tela di tessuto naturale in una delle vasche esterne dell’Acquario, una vera e propria opera in progress, una performance della natura che cambia di giorno in giorno. Il pubblico potrà dunque assistere al processo creativo della Naturografia e vedere come l’habitat naturale “disegna” la tela.
La mostra propone una decina di paesaggi informali impressi su tela, lavori di un tale impatto visivo da sembrare opere di pittura materica, che hanno il potere di portare chi li osserva all’interno dell’ambiente nel quale sono nati e di aiutare a guardare con attenzione e sensibilità un mondo solitamente nascosto. Un mondo nel quale anche i più piccoli si potranno immergere grazie a un progetto educativo di AD Maiora, Sezione Didattica dell’Acquario Civico: molti gli appuntamenti durante i quali bambini, famiglie e studenti potranno ad esempio svolgere indagini al microscopio alla scoperta di tracce vegetali e animali presenti nelle Naturografie e provare a realizzare un’opera “ad acqua” (informazioni e prenotazioni: www.admaiora.education e www.acquariodimilano.it). Completano il percorso espositivo disegni, bozzetti e taccuini attraverso i quali si ripercorre parte della riflessione di Ghezzi sull’ambiente, e due video: un filmato artistico sull’ecosistema del Parco e un documentario sulle fasi di creazione “a quattro mani” con la natura.
Parafrasando un verso di Shakespeare, Roberto Ghezzi offre uno specchio alla natura e la natura si fa un autoritratto.

Note sull’artista
Roberto Ghezzi (1978, Cortona, IT).
La sua formazione ha avvio all’interno dello studio di scultura di famiglia e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura. Tutta la sua produzione è fondata sul forte interesse per il paesaggio naturale che, agli inizi, egli indaga sia attraverso la rappresentazione pittorica che mediante sperimentazioni “sul campo”, a contatto diretto con l’ambiente naturale. Si tratta di uno studio portato avanti nel corso di un decennio che, muovendo da un approccio scientifico di esame approfondito della realtà organica, assume forma concettuale attraverso la materia.
Nei primi anni 2000 presenta al pubblico opere legate alla suddetta ricerca, maturata negli anni. Creazioni inedite, che nascono da studi e sperimentazioni su luoghi naturali, spesso incontaminati, e il cui titolo Naturografie© ha in sé il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo. Quest’ultimo è parte integrante dell’opera, in un viaggio all’origine del rapporto tra artista e natura, dove il supporto è spazio di comunione tra essi. L’artista crea con la natura, ma, al tempo stesso sovraintende ad ogni fase della creazione: dalla determinazione delle variabili iniziali, al fattore tempo, fino alla forma finale. L’intenso e approfondito percorso di Roberto Ghezzi è un’espressione artistica personale e originale che si inserisce nel contesto della Green Art e del movimento della Land Art, arti visive che hanno fatto di ambiente ed ecologia i loro principali temi ispiratori. Quella di Ghezzi è stata definita Soft Green Art, in quanto completamente priva di impatti ambientali: la sua è un’arte processuale in quanto realizza la propria poetica nel processo di creazione.
Tra le ultime mostre personali citiamo: THYBRIS, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, It (2023); L’IMPRONTA DELL’ACQUA, a cura di Mara Predicatori, Museo di Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago, (2023); AQUAE, a cura di Start Cultura e EContemporary, Fondaco dei Tedeschi, Venezia, It (2023); THE GREENLAND PROJECT (2023) a cura di Cristina Gilda Artese, Gilda Contemporary Art Milano It (2023).
Tra le ultime mostre collettive segnaliamo: GENESI DELLA FORMA, a cura di Davide Silvioli, Palazzo Collicola, Spoleto, (2022); LE LATITUDINI DELL’ARTE, a cura di Virginia Monteverde, Pulchri Studio, Den Haag, NL (2021);
Fra le principali residenze artistiche: The Polar Stream, Longyearbyen – Isole Svalbard, NO (2023); The Greenland Project, in collaborazione con CNR ISP, Tasiilaq, GRL (2022); North Macedonia Project- Art As Nature, NMK (2022).

Il progetto educativo di AD Maiora
ADMaiora, Sezione Didattica dell’Acquario Civico di Milano, affianca la mostra FLUMINA proponendo un originale progetto educativo dedicato a scuole e famiglie con l’intento di valorizzare l’anima artistica e scientifica del concept allestitivo. Le Naturografie di Roberto Ghezzi rappresentano un caleidoscopico archivio di tutte le forme viventi e non viventi degli ecosistemi acquatici che le hanno ospitate: nei percorsi di visita e nei laboratori progettati in esclusiva per i diversi pubblici si porrà l’accento sulla ricchezza di informazioni deducibili dall’indagine scientifica delle tracce e dei depositi presenti nelle opere. I visitatori del week end saranno condotti alla scoperta delle tecniche utilizzate dall’artista e delle tracce naturali riconoscibili. Inoltre sarà strutturato un esclusivo laboratorio rivolto alle scolaresche che saprà veicolare i contenuti della mostra ma anche accompagnare gli studenti in un’indagine al microscopio dei sedimenti e della componente animale e vegetale presente nelle opere.

“DETECTIVE DEL PAESAGGIO”: laboratorio per le scuole di primo e secondo grado (60’)
Con lenti e speciali microscopi digitali si indagano i depositi intrappolati nelle opere per riconoscere le numerose tracce di origine animale e vegetale che hanno contribuito a formare le Naturografie. Come veri detective, i ragazzi studieranno i sedimenti alla ricerca di minerali, pollini, alghe, animali e molto altro.

“TRATTI AL NATURALE”: visita-laboratorio per famiglie con bambini dai 7 anni
Le opere in mostra non sono state eseguite con l’uso delle consuete tecniche di pittura o disegno: a realizzarle sono state acqua, sabbia, terra e tutto ciò che ha reso la natura capace di creare disegni e depositi. Dopo un’attenta analisi attraverso speciali lenti, il pubblico potrà provare a realizzare un’opera d’arte ad acqua. Per informazioni e prenotazioni attività didattiche: www.admaiora.education- www.acquariodimilano.it.

Note su arsprima
asprima è un’associazione culturale per la promozione delle arti contemporanee fondata a Lecco nel 2007 ma operativa a livello sia nazionale sia internazionale. Il suo nome nasce dalla contrazione di due termini: Primavera dell’Arte. Secondo i fondatori l’arte – specie in Italia – va completamente svecchiata e innovata. Deve fiorire una nuova primavera che favorisca, tra l’altro, l’accesso di giovani artisti al mercato. Questa è una delle primarie attività di arsprima. Ma c’è anche un impegno costante a sensibilizzare il pubblico, persino quello inesperto a comprendere ed apprezzare l’arte. Per questo sono realizzate iniziative apposite, aperte a tutti. arsprima è anche registrata come casa editrice. Pubblica infatti la rivista monografica di anomalie contemporanee OR NOT, cataloghi e libri. Aria nuova nell’Arte. Nuova linfa, nuove idee, questa è arsprima.

Note sulla curatrice
Fondatrice nel 2007 di arsprima – associazione dedicata alla promozione dell’arte contemporanea ed editrice della rivista di anomalie contemporanee OR NOT focalizzata sui giovani artisti contemporanei italiani – Cristina Gilda Artese è ciò che si potrebbe definire una Mecenate 2.0. Classe 1970, dopo la Laurea all’Università Luigi Bocconi di Milano in Strategia di impresa e un Master conseguito presso l’Esade di Barcellona, intraprende la carriera di dottore commercialista che tuttora svolge. La sua è una famiglia di collezionisti, l’arte e la bellezza sono da sempre nel suo DNA. Nel 2017 nasce la galleria Gilda Contemporary Art negli spazi di via San Maurilio, nel cuore della città di Milano, all’interno dello storico incrocio delle “Cinque Vie”. La sua ricerca sul contemporaneo non si è mai fermata: mostre, ma anche progetti speciali, laboratori per bambini e famiglie, progetti didattici e contaminazioni.

Phoresta
Phoresta è un’associazione senza fini di lucro costituita nel 2012 da un gruppo di professionisti attivi in vari campi (economia, agronomia, ingegneria, giornalismo, gestione d’impresa…) con lo scopo di contribuire al raggiungimento dei parametri previsti dagli accordi mondiali sul clima (Protocollo di Kyoto, 1997) ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra, tra le principali cause dei cambiamenti climatici. Le attività di Phoresta riguardano la generazione di crediti di carbonio per la compensazione, la divulgazione e la sensibilizzazione sui temi come la Carbon Footprint, il Climate Change e gli applicativi della Economia Circolare ‒ un modello di produzione e consumo attento alla riduzione degli spechi delle risorse naturali ‒ la forestazione e la conservazione boschiva. In questo specifico ambito rientra anche la nascita del Bosco della Biodiversità di Bologna.

Parco Adda Nord
Il Parco Adda Nord è stato istituito nel 1983 e interessa i territori rivieraschi dell’Adda lungo il tratto che attraversa l’alta pianura, a valle del lago di Como. In questo ambito il fiume, dopo aver formato i laghi di Garlate e Olginate, si snoda spesso tra rive profonde, evidenziando la tipica conformazione del “ceppo” e dà forma a un caratteristico paesaggio, immortalato anche nelle opere leonardesche. Ha una superficie di 8.980 ettari, include 35 Comuni e le Provincie di Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano. In altre parole: da nord a sud, parte da Lecco e arriva fino a Trucazzano. Il Parco è particolarmente ricco dal punto di vista architettonico e monumentale: assumono infatti grande interesse le opere di ingegneria idraulica e le centrali idroelettriche, progettate all’inizio del secolo scorso, che si inseriscono nell’ambiente con singolare eleganza. Notevoli anche altre opere di ingegneria, fra le quali il ponte di ferro di Paderno nonché gli esempi di archeologia industriale, come il villaggio di Crespi d’Adda in Capriate San Gervasio, che fa parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Non mancano gli elementi naturalistici. Il Parco Adda Nord ospita 170 specie di fauna regolarmente censite, tre Zone speciali di Conservazione (Palude di Brivio, Lago di Olginate e Oasi Le Foppe di Trezzo) e una Zona di Protezione Speciale (Il Toffo). Circa il 20 % della superficie dell’area protetta è ricoperta da foreste (1.798 ettari) costituite per la maggior parte da robinieti, pioppeti e rimboscamenti di latifoglie autoctone.

Fondazione Rocco Gugliemo
La Fondazione Rocco Guglielmo nasce nel luglio 2010 e si afferma come una delle realtà di riferimento dell’arte contemporanea in Calabria proponendosi, anche in ambito nazionale, come un’istituzione capace di raccogliere ampio consenso di pubblico e critica. Tutte le attività sin qui proposte dalla Fondazione sono state “prodotte” seguendo una logica di programmazione “glocal”, capace cioè di guardare al mondo dell’arte da una prospettiva globale, prestando attenzione alle dinamiche contemporanee più interessanti e significative del panorama artistico internazionale ed agire in maniera locale, facendo leva sulle risorse del territorio, sulle professionalità in esso presenti e sulle sue punte d’eccellenza. La Fondazione ha scelto l’arte come principale strumento di lavoro e di apprendimento. Tutte le sue attività hanno finalità divulgative, volte a favorire la conoscenza dei linguaggi contemporanei attraverso l’organizzazione di mostre, workshop, seminari, reading, appuntamenti tematici, residenze d’artista e giornate di studio. L’auspicio è che, nel lungo periodo, i progetti proposti possano portare allo sviluppo di un fermento culturale ampio e diffuso, capace di favorire la crescita sul territorio di una vera e propria filiera creativa a rilascio prolungato. In questa direzione si muove anche il progetto “Hub Calabria” che mette al centro delle proprie attività il lavoro di artisti calabresi storicizzati ed emergenti. Dal 2018 ha preso avvio GLOCAL, progetto culturale articolato, organizzato dalla Fondazione, anche in sinergia con altri partner, che con le sue numerose attività vuole partire dal basso per riformare i luoghi della cultura, per permettere a varie fasce di utenti di riconoscersi in essi: luoghi identitari, relazionali, storici, che possano “trattenere” ed integrare, fuggendo da consumazioni di superficie e da circolazioni accelerate. Tutti progetti in generale rivolti ad artisti, creativi italiani e stranieri, il cui obiettivo è quello di sostenere e promuovere la sperimentazione e la ricerca artistica.

Acquario Civico di Milano
L’Acquario Civico di Milano fu edificato nel 1906 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano su progetto di Sebastiano Locati (1861-1939) ed è l’unico padiglione, costruito nel parco Sempione, a non essere stato smantellato una volta conclusosi l’evento. È il terzo acquario più antico d’Europa. Attualmente l’Acquario Civico di Milano che è parte dell’Area Mostre e Musei scientifici del Comune di Milano, promuove attività di ricerca e di divulgazione nel campo delle scienze acquatiche. E’ un luogo dinamico, che propone eventi culturali incentrati sulla contaminazione tra arte e scienza, contribuendo ad arricchire l’offerta museale milanese. Oltre ai percorsi strettamente inerenti agli scopi di divulgazione scientifica, numerose sono le mostre d’arte contemporanea realizzate al suo interno. Dopo la ristrutturazione, su progetto degli architetti Piero De Amicis e Luigi Maria Guffanti, grande attenzione è stata rivolta all’attività espositiva dedicata all’arte contemporanea, arricchendo la mission dell’Istituto.

FLUMINA
Acquario Civico di Milano – Viale Gladio, 2 (MM Lanza)
7 dicembre 2023 – 21 gennaio 2024

a cura di
Cristina Gilda Artese

Orario di apertura
da martedì a domenica 10:00-17:30 – lunedì chiuso
Ultimo ingresso ore 17:00 con biglietto – Chiusura biglietteria ore 16:30
Biglietto: euro 5,00 intero – euro 3,00 ridotto
(la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario) . tel. 0288465750

Informazioni
www.acquariodimilano.it
Ufficio stampa del Comune di Milano: Elena Conenna – elenamaria.conenna@comune.milano.it
Ufficio stampa Associazione arsprima: Pamela Dell’Orto – pamela.dellorto@icloud.com