“Nell’oceano di parole e immagini la bussola è il cuore. Gentilezza e professionalità ti accompagneranno in una navigazione senza meta, sceglierai tu dove approdare”: è il motto de “La Balena”, spazio giardino & libreria a Milano. Abbiamo intervistato Michela Afeltra, ideatrice appassionata di foglie e parole.
Quando ha deciso di fare la libraia?
Leggere è sempre stata una mia passione e a 23 anni ho avuto l’occasione di fare una prima esperienza nella catena delle librerie Giunti al Punto, prima come dipendente in diverse tipologie di punti vendita, imparando i primi rudimenti del mestiere, e poi di vedermi affidata nel 2005 in franchising la libreria Giunti al Punto di Rozzano, ancora oggi diretta dal mio splendido staff con il quale collaboro da circa 10 anni. Esperienza fondamentale che mi ha insegnato tutto, arrivando al 22 settembre 2022 ad aprire La Balena.
E cosa vuol dire farlo oggi in una città come Milano?
Milano è una città particolare: tanta concorrenza ma estremamente aperta alla novità, alla sperimentazione. Il connubio libri, arte e piante mi sembrava naturale ma commercialmente era una sfida: fare uscire l’arte dalle gallerie, scegliere un assortimento di libri fuori dagli schemi delle classifiche, vendere piante particolari ma estremamente adattabili al nostro ambiente.
Cosa significa portare il giardino in libreria?
Significa dedicare molto tempo alla Cura. Non ho dato in gestione a nessuno la scelta e la manutenzione del nostro giardino. L’idea di vendere piante è prima, imparare noi stessi a La Balena a prendercene cura quotidiana e imparare da esse, e poi, sensibilizzare le persone a prendersi cura di un essere vivente perché si prenda altrettanta cura di se stessa, in questo esatto ordine. Significa, dove c’è solo cemento, donare colore, grazia e fantasia allo sguardo del semplice passante, che magari con un sorriso e un sospiro, si rallegra di quel tocco di bellezza. Significa che la bellezza ha bisogno di Cura per rivelarsi.
Recentemente leggevo di Jeanne Baret, pioniera della botanica, come tante donne messa nel dimenticatoio, a lei dobbiamo la scoperta della bougainvillea e altre piante. Avete uno scaffale di genere o in generale un approccio di genere nella vostra libreria?
Anni fa avrei dovuto avere uno scaffale dedicato. Oggi, fortunatamente e finalmente, la storia si sta riscrivendo con la comparsa di nomi femminili fondamentali nella storia delle scienze e delle arti, finora sconosciuti. Quindi possiamo sbizzarrirci a ordinarli!
Che tipo di pubblico avete? Avete persone frequentatrici fisse?
Tutto il quartiere ci ha accolto calorosamente fin da subito e, a distanza di un anno, ci sembra di esserci da molto più tempo. Si sono create bellissime amicizie.
Cosa significa per voi l’accordo con Phoresta?
Significa essere coerenti nel modo di pensare e agire. Stringere partnership con realtà come Phoresta ci permette d’imparare e scambiare continue sinergie che vanno verso un preciso obbiettivo comune.
Secondo voi qual è la parola chiave per comunicare la sostenibilità ambientale?
Economia-eco
Ringraziamo Michela e vi consigliamo di passare alla Libreria Balena, a Milano in via Cesare Correnti 24
NB: il post non è soggetto di sponsorizzazione e/o di affiliazione con i soggetti titolari intervistati, l’intervista e i contenuti sono di pura divulgazione e informazione.