VITA DELL’ACQUA conferenza con presentazione del catalogo della mostra Flumina

    Flumina

    VITA DELL’ACQUA
    conferenza con presentazione del catalogo della mostra Flumina

    Giovedì 11 gennaio ore 17
    presso l’Acquario Civico di Milano
    Ingresso libero
    e diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Phoresta

    https://fb.me/e/1scqg5yqt
    https://youtube.com/live/Qa_AEyDWNHU

    L’Acquario Civico di Milano, nell’ambito della mostra FLUMINA di Roberto Ghezzi, presenta la conferenza dal titolo VITA DELL’ACQUA giovedì 11 gennaio alle ore 17.

    Gli interventi saranno di: Prof. Nicoletta Ancona, conservatrice Acquario Civico di Milano, Cristina Gilda Artese curatrice di FLUMINA, Prof. Fabiana Corami, ricercatrice CNR, Roberto Ghezzi, artista e Maurizio Valota, responsabile cultura e promozione territorio Parco Adda Nord.
    Introduce i relatori Carlo Manicardi di Phoresta Ets.

    Durante la conferenza verrà presentato il catalogo dal titolo FLUMINA + THE GREENLAND PROJECT, avente come argomento i due progetti andati in visione nel corso del 2023 a Milano dell’artista Roberto Ghezzi.  La pubblicazione pertanto raccoglie la documentazione fotografica e i testi di presentazione della personale di Roberto Ghezzi attualmente in corso presso l’Acquario Civico di Milano.

    Il progetto di FLUMINA ha avuto inizio nel marzo 2023, quando Ghezzi ha installato le tele all’interno in diversi punti d’acqua della Palude Brivio e dell’Oasi Le Foppe situate nel Parco Adda Nord. Ogni fase creativa è stata monitorata e documentata dall’artista tramite video e foto. A settembre, al termine della creazione in natura, le opere sono state prelevate, asciugate in loco e fissate per essere infine “sezionate” in base agli spazi espositivi dell’Acquario Civico. La mostra FLUMINA, inaugurata il 6 dicembre scorso e visitabile fino al 21 gennaio, si compone di lavori “site specific” e propone un percorso modulare composto da grandi opere in parte concepite come installazioni immersive e in parte allestite a parete e da un’opera d’arte vivente.

    Le opere di Roberto Ghezzi sono Naturografie, opere nelle quali la natura “disegna” e “si imprime” sulla tela che l’artista le mette a disposizione. Il neologismo Naturografia è stato coniato dallo stesso Roberto Ghezzi nei primi anni 2000 per indicare opere “trascritte” (dal greco graphia: “scrittura”) dalla natura e realizzate in una pluralità di contesti paesaggistici. Come spiega lo stesso artista “la magia di un fiume non si può raccontare o dipingere: c’è sempre qualcosa che sfugge, che scivola via, troppo alto o troppo in basso per essere visto o ascoltato. Io, per non tradire con la mia mano quell’imponderabile, lascio che sia la natura stessa a darsi per quel che è, sulla mia tela. Nascono così le naturografie”.

    Note sull’artista
    Roberto Ghezzi (1978, Cortona, IT).
    La sua formazione ha avvio all’interno dello studio di scultura di famiglia e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura. Tutta la sua produzione è fondata sul forte interesse per il paesaggio naturale che, agli inizi, egli indaga sia attraverso la rappresentazione pittorica che mediante sperimentazioni “sul campo”, a contatto diretto con l’ambiente naturale. Si tratta di uno studio portato avanti nel corso di un decennio che, muovendo da un approccio scientifico di esame approfondito della realtà organica, assume forma concettuale attraverso la materia.
    Nei primi anni 2000 presenta al pubblico opere legate alla suddetta ricerca, maturata negli anni.
    Creazioni inedite, che nascono da studi e sperimentazioni su luoghi naturali, spesso incontaminati, e il cui titolo Naturografie© ha in sé il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo. Quest’ultimo è parte integrante dell’opera, in un viaggio all’origine del rapporto tra artista e natura, dove il supporto è spazio di comunione tra essi. L’artista crea con la natura, ma, al tempo stesso sovraintende ad ogni fase della creazione: dalla determinazione delle variabili iniziali, al fattore tempo, fino alla forma finale. L’intenso e approfondito percorso di Roberto Ghezzi è un’espressione artistica personale e originale che si inserisce nel contesto della Green Art e del movimento della Land Art, arti visive che hanno fatto di ambiente ed ecologia i loro principali temi ispiratori. Quella di Ghezzi è stata definita Soft Green Art, in quanto completamente priva di impatti ambientali: la sua è un’arte processuale in quanto realizza la propria poetica nel processo di creazione.
    Tra le ultime mostre personali citiamo: THYBRIS, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, It (2023); L’IMPRONTA DELL’ACQUA, a cura di Mara Predicatori, Museo di Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago, (2023); AQUAE, a cura di Start Cultura e EContemporary, Fondaco dei Tedeschi, Venezia, It (2023); THE GREENLAND PROJECT (2023) a cura di Cristina Gilda Artese, Gilda Contemporary Art Milano It (2023).
    Tra le ultime mostre collettive segnaliamo: GENESI DELLA FORMA, a cura di Davide Silvioli, Palazzo Collicola, Spoleto, (2022); LE LATITUDINI DELL’ARTE, a cura di Virginia Monteverde, Pulchri Studio, Den Haag, NL (2021); Fra le principali residenze artistiche: The Polar Stream, Longyearbyen – Isole Svalbard, NO (2023); The Greenland Project, in collaborazione con CNR ISP, Tasiilaq, GRL (2022); North Macedonia Project- Art As Nature, NMK (2022).

    Note su arsprima
    asprima è un’associazione culturale per la promozione delle arti contemporanee fondata a Lecco nel 2007 ma operativa a livello sia nazionale sia internazionale. Il suo nome nasce dalla contrazione di due termini: Primavera dell’Arte. Secondo i fondatori l’arte – specie in Italia – va completamente svecchiata e innovata. Deve fiorire una nuova primavera che favorisca, tra l’altro, l’accesso di giovani artisti al mercato. Questa è una delle primarie attività di arsprima. Ma c’è anche un impegno costante a sensibilizzare il pubblico, persino quello inesperto a comprendere ed apprezzare l’arte. Per questo sono realizzate iniziative apposite, aperte a tutti. arsprima è anche registrata come casa editrice. Pubblica infatti la rivista monografica di anomalie contemporanee OR NOT, cataloghi e libri. Aria nuova nell’Arte. Nuova linfa, nuove idee, questa è arsprima.

    Note sulla curatrice
    Fondatrice nel 2007 di arsprima – associazione dedicata alla promozione dell’arte contemporanea ed editrice della rivista di anomalie contemporanee OR NOT focalizzata sui giovani artisti contemporanei italiani – Cristina Gilda Artese è ciò che si potrebbe definire una Mecenate 2.0. Classe 1970, dopo la Laurea all’Università Luigi Bocconi di Milano in Strategia di impresa e un Master conseguito presso l’Esade di Barcellona, intraprende la carriera di dottore commercialista che tuttora svolge. La sua è una famiglia di collezionisti, l’arte e la bellezza sono da sempre nel suo DNA. Nel 2017 nasce la galleria Gilda Contemporary Art negli spazi di via San Maurilio, nel cuore della città di Milano, all’interno dello storico incrocio delle “Cinque Vie”. La sua ricerca sul contemporaneo non si è mai fermata: mostre, ma anche progetti speciali, laboratori per bambini e famiglie, progetti didattici e contaminazioni.

    Phoresta
    Phoresta è un’associazione senza fini di lucro costituita nel 2012 da un gruppo di professionisti attivi in vari campi (economia, agronomia, ingegneria, giornalismo, gestione d’impresa…) con lo scopo di contribuire al raggiungimento dei parametri previsti dagli accordi mondiali sul clima (Protocollo di Kyoto, 1997) ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra, tra le principali cause dei cambiamenti climatici. Le attività di Phoresta riguardano la generazione di crediti di carbonio per la compensazione, la divulgazione e la sensibilizzazione sui temi come la Carbon Footprint, il Climate Change e gli applicativi della Economia Circolare ‒ un modello di produzione e consumo attento alla riduzione degli spechi delle risorse naturali ‒ la forestazione e la conservazione boschiva. In questo specifico ambito rientra anche la nascita del Bosco della Biodiversità di Bologna.

    Parco Adda Nord
    Il Parco Adda Nord è stato istituito nel 1983 e interessa i territori rivieraschi dell’Adda lungo il tratto che attraversa l’alta pianura, a valle del lago di Como. In questo ambito il fiume, dopo aver formato i laghi di Garlate e Olginate, si snoda spesso tra rive profonde, evidenziando la tipica conformazione del “ceppo” e dà forma a un caratteristico paesaggio, immortalato anche nelle opere leonardesche. Ha una superficie di 8.980 ettari, include 35 Comuni e le Provincie di Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano. In altre parole: da nord a sud, parte da Lecco e arriva fino a Trucazzano. Il Parco è particolarmente ricco dal punto di vista architettonico e monumentale: assumono infatti grande interesse le opere di ingegneria idraulica e le centrali idroelettriche, progettate all’inizio del secolo scorso, che si inseriscono nell’ambiente con singolare eleganza. Notevoli anche altre opere di ingegneria, fra le quali il ponte di ferro di Paderno nonché gli esempi di archeologia industriale, come il villaggio di Crespi d’Adda in Capriate San Gervasio, che fa parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Non mancano gli elementi naturalistici. Il Parco Adda Nord ospita 170 specie di fauna regolarmente censite, tre Zone speciali di Conservazione (Palude di Brivio, Lago di Olginate e Oasi Le Foppe di Trezzo) e una Zona di Protezione Speciale (Il Toffo). Circa il 20 % della superficie dell’area protetta è ricoperta da foreste (1.798 ettari) costituite per la maggior parte da robinieti, pioppeti e rimboscamenti di latifoglie autoctone.

    Acquario Civico di Milano
    L’Acquario Civico di Milano fu edificato nel 1906 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano su progetto di Sebastiano Locati (1861-1939) ed è l’unico padiglione, costruito nel parco Sempione, a non essere stato smantellato una volta conclusosi l’evento. È il terzo acquario più antico d’Europa. Attualmente l’Acquario Civico di Milano che è parte dell’Area Mostre e Musei scientifici del Comune di Milano, promuove attività di ricerca e di divulgazione nel campo delle scienze acquatiche. È un luogo dinamico, che propone eventi culturali incentrati sulla contaminazione tra arte e scienza, contribuendo ad arricchire l’offerta museale milanese. Oltre ai percorsi strettamente inerenti agli scopi di divulgazione scientifica, numerose sono le mostre d’arte contemporanea realizzate al suo interno. Dopo la ristrutturazione, su progetto degli architetti Piero De Amicis e Luigi Maria Guffanti, grande attenzione è stata rivolta all’attività espositiva dedicata all’arte contemporanea, arricchendo la mission dell’Istituto.

    Conferenza “VITA DELL’ACQUA” nell’ambito della mostra Flumina
    di Roberto Ghezzi
    Giovedì 11 gennaio ore 17
    Acquario Civico di Milano
    Viale Gladio, 2 (MM Lanza)
    Giovedì 11 gennaio ore 17

    Informazioni
    www.acquariodimilano.it

    Flumina
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