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Legge di Bilancio 2025 e E-Fuels: incentivi e soluzioni per un futuro sostenibile
La Legge di Bilancio 2025, introduce una serie di incentivi significativi per promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel settore […]
Undicesima puntata dell’illustrazione del documento relativo alla questione climatica: ‘Cambiamento climatico. Evidenza e cause’. Ricordiamo che si tratta di una ricerca condotta da due importanti enti internazionali: The Royal Society e la US National Academy of Science. Nella ricerca sono affrontate le 20 principali domande che vengono formulate sulla questione ‘Climate Change’.
Se il mondo si sta riscaldando, perché alcuni inverni ed estati sono ancora molto freddi?
Per rispondere a questa domanda è necessario avere presente che il riscaldamento globale è una tendenza a lungo termine, ma questo non significa che ogni anno sarà più caldo rispetto al precedente. I cambiamenti giornalieri potranno continuare a produrre alcuni giorni insolitamente freddi, sia in inverno che in estate, anche se il clima si riscalda.
Il cambiamento climatico significa non solo cambiamenti nella temperatura superficiale media globale, ma anche cambiamenti nella circolazione atmosferica, nelle dimensioni e nei modelli delle variazioni climatiche naturali. Eventi come La Niña, che si verifica ogni 3-5 anni e riguarda la fase fredda del ciclo climatico, influisce sui modelli meteorologici facendo sì che alcune regioni siano più umide e le estati siano generalmente più fresche. Venti più forti provenienti dalle regioni polari possono contribuire a inverni più freddi, come è accaduto per la persistenza di una fase nota come Oscillazione Nord Atlantica che ha contribuito a diversi recenti inverni freddi in Europa, Nord America orientale e Asia settentrionale.
I modelli di circolazione atmosferica e oceanica si evolveranno mentre la Terra si riscalda e influenzeranno i percorsi delle tempeste e molti altri aspetti del clima, ma in generale il riscaldamento globale aumenta la probabilità di giorni e stagioni più calde e meno giorni e stagioni fredde, infatti negli ultimi decenni le ondate di calore sono aumentate in gran parte dell’Europa, dell’Asia e dell’Australia.
Photo Credits: Barbara Dall’Angelo
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Negli ultimi anni, molte città europee hanno adottato il limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane per migliorare la sicurezza stradale, ridurre l'inquinamento e rendere gli spazi pubblici più vivibili. In Italia, Bologna è stata la prima a implementare questa misura, seguita da altre città come Milano e Lodi.