- Cambiamento Climatico
I cambiamenti climatici e le api
In Sicilia non piove da otto mesi, in Piemonte non ha smesso quasi mai. A risentire fortemente di questi effetti […]
I trasporti pubblici sono e saranno una delle sfide da affrontare sia nella fase 2 del Covid-19, sia dopo, superata l’emergenza sanitaria. L’argomento è stato approfondito ne Lo Scegli Veicolo e ne riportiamo l’essenza.
Assessori alla viabilità e governatori parlano di incentivare i mezzi a due ruote, biciclette, scooter e monopattini, così come di incrementare il numero di piste ciclabili.
Altri parlano di riduzione fino al 30% del trasporto pubblico per effetto dei distanziamenti, altri ancora non sanno che pesci pigliare pensando alla folla e agli assembramenti che fino a gennaio 2020 caratterizzavano le nostre stazioni della metropolitana e dei treni e gli aeroporti.
I mezzi a due ruote possono essere un palliativo per la bella stagione, per i single che vanno a lavorare o per i ragazzi che vanno all’università. Cosa faremo quando ricominceranno le scuole, verrà l’inverno e le famiglie dovranno accompagnare i bambini a scuola?
Se non si pensano adeguate soluzioni ora, molti si rifugeranno nell’auto e verremo ad avere ancora più traffico e inquinamento.
Qualche buono spunto si sente:
– sedersi a scacchiera sui treni e consentire di stare vicini solo ai gruppi famigliari
-buona l’idea di sedersi alternati sugli aerei
-favorire il biglietto elettronico così da evitare code alle biglietterie e scegliere i posti disponibili alternati.
Poco invece si è visto e sentito su come mantenere il distanziamento in piazzali, stazioni, e piattaforme, evitando folle e assembramenti.
Posto che il problema non è di semplice soluzione e che effettivamente ci si dovrebbe affidare a esperti di logistica, proviamo a fare un’ipotesi semplicistica che possa fungere da spunto.
In alcune città europee come Londra e Berlino semplicemente si pensa di riaprire i trasporti pubblici, invitando a mantenere le distanze.
Ma in Italia la questione è prima di tutto culturale e occorrerebbe:
Facendo il conto alla rovescia si può determinare quante persone possono passare e sostare alle piattaforme in attesa dei trasporti pubblici.
Detto questo, al pari di quanto vediamo ora davanti ai supermercati, si possono creare ai piazzali e alle piattaforme le serpentine per fare la coda e porre alla fine di ogni serpentina un tornello conta-persone, vigilato per evitare i soliti furbetti. Nessuna novità e nessuna invenzione; questo già si fa agli impianti sciistici, anche se in maniera un poco caotica.
Resta aggiornato con le ultime novità di Phoresta
In Sicilia non piove da otto mesi, in Piemonte non ha smesso quasi mai. A risentire fortemente di questi effetti […]
Agosto 2024 è stato l’agosto più caldo a livello globale (insieme ad agosto 2023). La temperatura media del territorio europeo […]
La nuova stagione di PFU Zero quest’anno è partita dalla Sicilia, con una raccolta di 6000 kg di Pneumatici Fuori […]