I trasporti pubblici e il Covid-19

I trasporti pubblici dopo il Covid-19

I trasporti pubblici sono e saranno una delle sfide da affrontare sia nella fase 2 del Covid-19, sia dopo, superata l’emergenza sanitaria. L’argomento è stato approfondito ne Lo Scegli Veicolo e ne riportiamo l’essenza.

Assessori alla viabilità e governatori parlano di incentivare i mezzi a due ruote, biciclette, scooter e monopattini, così come di incrementare il numero di piste ciclabili.
Altri parlano di riduzione fino al 30% del trasporto pubblico per effetto dei distanziamenti, altri ancora non sanno che pesci pigliare pensando alla folla e agli assembramenti che fino a gennaio 2020 caratterizzavano le nostre stazioni della metropolitana e dei treni e gli aeroporti.

E quando inizieranno le scuole?

I mezzi a due ruote possono essere un palliativo per la bella stagione, per i single che vanno a lavorare o per i ragazzi che vanno all’università. Cosa faremo quando ricominceranno le scuole, verrà l’inverno e le famiglie dovranno accompagnare i bambini a scuola?
Se non si pensano adeguate soluzioni ora, molti si rifugeranno nell’auto e verremo ad avere ancora più traffico e inquinamento.

Idee utili

Qualche buono spunto si sente:
– sedersi a scacchiera sui treni e consentire di stare vicini solo ai gruppi famigliari
-buona l’idea di sedersi alternati sugli aerei
-favorire il biglietto elettronico così da evitare code alle biglietterie e scegliere i posti disponibili alternati.
Poco invece si è visto e sentito su come mantenere il distanziamento in piazzali, stazioni, e piattaforme, evitando folle e assembramenti.
Posto che il problema non è di semplice soluzione e che effettivamente ci si dovrebbe affidare a esperti di logistica, proviamo a fare un’ipotesi semplicistica che possa fungere da spunto.

Mantenere le distanze

In alcune città europee come Londra e Berlino semplicemente si pensa di riaprire i trasporti pubblici, invitando a mantenere le distanze.
Ma in Italia la questione è prima di tutto culturale e occorrerebbe:

Qualche conto

Facendo il conto alla rovescia si può determinare quante persone possono passare e sostare alle piattaforme in attesa dei trasporti pubblici.
Detto questo, al pari di quanto vediamo ora davanti ai supermercati, si possono creare ai piazzali e alle piattaforme le serpentine per fare la coda e porre alla fine di ogni serpentina un tornello conta-persone, vigilato per evitare i soliti furbetti. Nessuna novità e nessuna invenzione; questo già si fa agli impianti sciistici, anche se in maniera un poco caotica.