Bosco dei dossi

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Bosco dei dossi

Stucchi spa e Phoresta per mitigare gli effetti delle emissioni di CO2

Stucchi SpA, azienda metalmeccanica con sede a Pagazzano (BG), produttrice di innesti rapidi venduti in tutto il mondo, si è sempre distinta per l’attenzione e il supporto alle iniziative del territorio, in ambito culturale, sociale, sportivo, ambientale.

Fedele ai principi del suo codice etico, la Società già da alcuni anni, a seguito di una collaborazione con la manifestazione Maestri del Paesaggio, era alla ricerca di progetti in ambito green da inserire nelle proprie attività di responsabilità sociale. Ha scelto quindi di dare il proprio contributo per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, iniziando a compensare le proprie emissioni CO2, uno dei più grandi problemi che attanagliano la nostra società. L’uso dei combustibili fossili emette in atmosfera l’anidride carbonica CO2 e altri gas effetto serra, responsabili del riscaldamento globale e del conseguente cambiamento climatico a cui stiamo assistendo.

 

L’accordo con Phoresta

Stucchi ha quindi stretto una partnership con Phoresta Onlus con l’obiettivo di identificare una risorsa boschiva da riqualificare per generare crediti di carbonio a compensazione di parte delle proprie emissioni.

“Come associazione promuoviamo interventi di riforestazione o conservazione di aree verdi e ci impegnano in azioni di divulgazione per la lotta al cambiamento climatico” afferma Carlo Manicardi, Presidente di Phoresta Onlus “È quindi fondamentale per noi creare reti di relazioni sui territori al fine di instaurare un circolo virtuoso in direzione della sostenibilità”.

 

Il Bosco dei Dossi

La scelta concreta di Stucchi, è ricaduta quindi sul Bosco dei Dossi a Badalasco di Fara Gera d’Adda (BG).
Il Bosco dei Dossi, di proprietà della Fondazione Cassa Rurale di Treviglio a seguito di un lascito da parte del Sig. Giovanni Raja (ex allievo dell’Istituto Tecnico Agraria G. Cantoni di Treviglio), conta una dimensione di circa 26.000 mq di zona boschiva; l’obiettivo principale dell’intervento di riqualificazione è stato, in questa prima fase dei lavori, quello di ripulire il bosco e riuscire così ad aumentarne l’assorbimento della CO2 e  l’emissione di ossigeno.

 

Il progetto del bosco dei Dossi

A seguire, con il contributo della Cassa Rurale BCC di Treviglio, il Bosco dei Dossi verrà reso fruibile anche alla popolazione attraverso la creazione di percorsi didattici e aree di ristoro, senza barriere architettoniche per una completa accessibilità.

Gli alberi del Bosco, liberati da piante infestanti, potranno così generare crediti di carbonio, che equivalgono a tonnellate di CO2 assorbite, attraverso il processo di fotosintesi, che trasforma l’anidride carbonica in sostanza organica liberando ossigeno. Il carbonio viene invece immobilizzato nelle radici, nelle foglie e nel legno dei fusti. Con questi interventi nel Bosco dei Dossi si è stimato un maggiore assorbimento di CO2 complessiva pari a circa 9,2 tonnellate annue.

Infatti, nella realizzazione delle opere di riqualificazione la Fondazione, condividendo la scelta con Stucchi, ha appaltato i lavori alla Cooperativa Sociale Eureka, una realtà locale volta al sostegno dei processi di occupazione, reinserimento lavorativo e inclusione sociale di soggetti diversamente abili.

Gli interventi in questa prima fase hanno riguardato l’esportazione degli esemplari vegetali morti, l’eliminazione delle infestanti arboree e la pulizia di aree e sentieri interni; nei prossimi mesi la Cooperativa completerà l’opera secondo il contratto d’appalto stipulato.

“La Fondazione è attenta a tutto ciò che nasce sul territorio, tramite interventi diretti o tramite il finanziamento di azioni affidate a volontari e associazioni ed è per questo che ci impegniamo in azioni di divulgazione sociale e partecipazione attiva” afferma Franco Riz, Presidente Fondazione Cassa Rurale di Treviglio.

 

La sostenibilità

Stucchi ha anche un obiettivo più grande, che ha a che fare con il concetto base della sostenibilità: creare oggi condizioni per un domani migliore. L’intenzione è perciò di condividere la buona prassi, per realizzare e promuovere una filiera green di compensazione e riqualificazione.

Per questo motivo è importante comunicare il progetto adeguatamente al fine di aggregare in un network altre realtà industriali del territorio, sensibili alle tematiche ambientali.

Lo scopo è di avviare iniziative analoghe sul territorio, perché la compensazione della CO2 è un meccanismo scientificamente riconosciuto di mitigazione degli effetti del climate change,  quindi meno rischi per le future generazioni, e beneficio per il pianeta di lunga gittata.

“Abbiamo scelto di agire nel nostro territorio per poter unire diversi aspetti sociali in questa operazione” conclude Giulia Stucchi, responsabile delle Corporate Social Responsibility per Stucchi, “oltre all’aspetto ecologico della riqualificazione di una risorsa verde a compensazione di parte delle nostre emissioni dovute alle attività produttive, andiamo a supportate il lavoro per persone fragili, e allo stesso tempo riusciamo ad avere un maggiore controllo sulla reale efficacia dell’intervento e possiamo diventare esempio virtuoso per altre aziende che possono trarre spunto dal nostro progetto.”