- Cambiamento Climatico
I cambiamenti climatici e le api
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L’obiettivo di Phoresta è di concorrere al raggiungimento degli accordi di Parigi, ovvero la riduzione della concentrazione atmosferica di CO2 – fra le maggiori cause del riscaldamento globale. Una delle più grandi sfide nella storia dell’uomo.
Dal 2012 uniamo professionisti che mettono le proprie competenze e le proprie esperienze a disposizione delle aziende per affrontare la transizione verso l’industria 5.0.
Operiamo con l’obiettivo di conservare il capitale naturale, mantenere e valorizzare i servizi ecosistemici e favorire i nuovi rimboschimenti.
Accompagniamo le organizzazioni e le imprese attraverso percorsi di formazione personalizzata finalizzata a conoscere e poi attuare la decarbonizzazione, la sostenibilità aziendale e la mobilità sostenibile.
Organizziamo giornate di Team Building nei boschi di nostra proprietà e in altre aree boschive.
Il cambiamento climatico è causato dell’aumento del riscaldamento globale, direttamente collegato al continuo aumento di emissioni di gas climaalteranti. Mitigare e ridurre è la soluzione.
Le aziende e le organizzazioni si stanno impegnando in vari modi a contrastare il cambiamento climatico. Attività come il calcolo di Carbon Footprint e relativa compensazione delle emissioni, possono migliorare la situazione globale, ma non devono essere isolate.
È un approccio al trasporto che utilizza mezzi a emissioni ridotte, promuovendo soluzioni come il carpooling e l’elettrificazione, per un impatto ambientale ridotto rispetto alla mobilità tradizionale.
L’economia circolare è un modello sostenibile che promuove il riutilizzo, il riciclo e la riduzione degli sprechi, minimizzando l’impatto ambientale e generando nuove risorse. Il modello è opposto a quello lineare, in cui la materia prima a fine vita diventa rifiuto.
Sarebbe impossibile occuparci di riforestazione senza tenere in considerazioni i fattori di biodiversità. Siamo in particolare affezionati agli insetti impollinatori, senza i quali perderemmo la maggior parte del capitale di biodiversità.
Tutte le informazioni che forniamo hanno basi ed evidenze scientifiche e riportano le fonti
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Il mondo della sostenibilità ambientale, dei crediti di carbonio e della compensazione è una vera e propria giungla. Ecco le domande che ci vengono poste quotidianamente.
La Carbon Footprint o impronta carbonica è la misura delle emissioni totali annuali di biossido di carbonio (CO2) causate direttamente ed indirettamente da una persona, un ente o una attività. La Carbon Footprint è calcolata secondo numerosi standard internazionali, il più famoso e riconosciuto è il GHG Protocol, che viene utilizzato anche da noi.
La compensazione è il mezzo, scientificamente riconosciuto, col quale un’azienda, un’ente o una persona può mitigare le emissioni che ha calcolato, e così ridurre o azzerare il proprio contributo al climate change.
Carbon Neutrality significa che le emissioni di una persona, ente, azienda o Stato sono pareggiate da una pari rimozione. La Carbon Neutrality viene valutata sull’intero ciclo di vita che include anche le emissioni indirette (scope 3). La Carbon Neutrality può usare la compensazione per pareggiare le emissioni che non possono essere ridotte.
Dopo aver calcolato la propria Carbon Footprint i percorsi da intraprendere sono: la riduzione graduale delle emissioni tramite numerose attività come l’efficientamento, la mobilità sostenibile, l’economia circolare e parallelamente la compensazione.
Un credito di carbonio è un certificato che rappresenta la riduzione di una tonnellata di anidride carbonica (CO₂) o di un equivalente di un altro gas serra. I crediti di carbonio sono parte dei mercati del carbonio, strumenti utilizzati per incentivare la riduzione delle emissioni di gas serra.
Il cambiamento dello stato del clima identificato nelle modifiche delle sue proprietà che permangono per decenni. Il Climate Change è dovuto a processi naturali (cicli solari, eruzioni vulcaniche) che ne determinano la variabilità e alle attività umane, che invece, alterano permanentemente la composizione dell’atmosfera.
L’emissione di gas serra antropogenici che causano il cambiamento climatico e i suoi impatti in tutto il mondo stanno crescendo. Secondo gli scienziati del clima, le emissioni globali di biossido di carbonio devono essere ridotte fino al 85 percento al di sotto dei livelli del 2000 entro il 2050 per limitare l’aumento della temperatura media globale a 2 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali. Un aumento della temperatura oltre questo livello produrrà impatti sempre più imprevedibili e pericolosi per le persone e gli ecosistemi. Di conseguenza, c’è un’urgenza crescente nel accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra antropogenici. Le politiche governative esistenti non risolveranno sufficientemente il problema. La leadership, l’innovazione delle imprese e la finanza sostenibile sono vitali per fare progressi.
I gas serra sono sia naturali che di origine antropica, assorbono ed emettono radiazioni a determinate lunghezze d’onda entro lo spetto delle radiazioni emesse dalla superficie della terra, dalla stessa atmosfera e dalle nuvole. Questo causa l’effetto serra.
Il gas di cui si sente parlare maggiormente è la CO2, un gas presente in natura ma anche un sottoprodotto delle combustioni di petrolio, gas e carbone, dell’uso dei suoli, dei rifiuti e dei processi industriali. E’ il principale gas serra e anche quello che si usa per misurare gli altri gas serra.
Sono processi ecologici o funzioni che possono avere o no un valore monetario per individui o società. Tra di loro si includono i servizi di mantenimento della biodiversità, la generazione di acqua e cibo, la regolazione climatica e il sequestro del carbonio oltre al turismo e la bellezza.