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La sfida della biodiversità (II)
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Non esiste sostenibilità ambientale senza biodiversità. I nostri boschi vivono di specie autoctone e sono biodiversi. Ma non si tratta solo di piante…
La biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sulla Terra, comprese le diverse specie di piante, animali, funghi e microorganismi, la diversità genetica all’interno di queste specie e la diversità degli ecosistemi in cui vivono. Questa varietà sostiene i processi vitali fondamentali e contribuisce al benessere dell’ambiente e degli esseri viventi.
La biodiversità è essenziale per garantire la resilienza degli ecosistemi, la sicurezza alimentare, la produzione di ossigeno, la regolazione del clima e la scoperta di nuovi farmaci.
La perdita di biodiversità, causata principalmente dalle attività umane, rappresenta una minaccia significativa per l’equilibrio ecologico e la sostenibilità del nostro pianeta. Preservare e promuovere la biodiversità è cruciale per garantire un ambiente sano e sostenibile per le generazioni future.
La biodiversità, rappresentativa della varietà di vita sulla Terra, è cruciale per l’equilibrio degli ecosistemi. Gli insetti impollinatori, come api e farfalle, svolgono un ruolo fondamentale, contribuendo significativamente alla produzione agricola.
La polinizzazione, servizio essenziale fornito da questi insetti, è vitale per la riproduzione di molte colture alimentari, garantendo frutta, verdura e semi. La dipendenza globale da questo servizio mette in evidenza l’importanza di preservare la biodiversità. Oltre alla sicurezza alimentare, la biodiversità rende gli ecosistemi più resilienti alle malattie e alle variazioni climatiche.
La conservazione degli insetti impollinatori e dei loro habitat è cruciale per affrontare sfide ambientali e agricole, promuovendo pratiche sostenibili e riducendo l’uso eccessivo di pesticidi. Investire nella protezione della biodiversità è un investimento nel nostro futuro, garantendo un pianeta equilibrato e prospero.
Le api sono una parte essenziale dell'ecosistema e il loro ruolo nel nostro sistema alimentare è inestimabile.
Le sole api selvatiche sono un vero e proprio esercito di oltre 20 mila specie; e tutte sono pronte a fornire l’impollinazione per una ricaduta benefica sul 35% dell’ agricoltura mondiale. Basti pensare che in Europa, ad esempio, l’84% delle principali colture destinate all’alimentazione umana, come frutta e verdura, ha bisogno delle api. Fonte: FAO
I principali obiettivi delle aziende che avviano un progetto di apicoltura rigenerativa sono molteplici.
In primis, la tutela di un insetto in via di estinzione. L’adozione di uno sciame oltre che salvaguardare la specie favorisce il mantenimento delle attività di impollinazione e di produzione del miele. Questa iniziativa può essere collocata all’interno di una più ampia strategia di sostenibilità ambientale che l’azienda o l’ente vuole mettere in pratica. Una attività come questa contribuisce a 3 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 ONU.
A seguire, vi sono tutte le attività che possono avere relazione con l’essere umano. Dalla possibilità di organizzare visite agli apiari con fini didattici, ludici, informativi, alla possibilità di organizzare attività di team building legate all’attività dell’apicoltore o legate allo sciame che sono un sistema organizzativo complesso ed efficiente.
Infine, vi sono tutte le attività di monitoraggio legate alle api (temperatura interna, temperatura esterna, umidità interna ed esterna, peso e variazione di peso, pressione, frequenza interna dell’alveare) e legate all’ambiente circostante (ricerca di metalli pesanti e di altre sostanze nocive) il biomonitoraggio.
I nostri soci apicoltori si occupano di favorire e tutelare la presenza di apis mellifera all’interno dei nostri boschi e collaborano con le aziende donors per progetti di apicoltura rigenerativa in azienda.
Da qui possono nascere attività come: team building, distribuzione miele, biomonitoraggio, educazione con le scuole e molto altro.
Il sistema di biomonitoraggio sfrutta l’attività di micro-prelievo che ogni ape bottinatrice fa quotidianamente su fiori e piante in un raggio di circa 1,5 km dall’alveare.
Una periodica analisi di laboratorio degli alveari, delle api, del miele e del polline prodotti consente di individuare la presenza di eventuali sostanze inquinanti presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo a contatto con le api.
Il sistema si affianca ai sistemi tradizionali di rilevamento dei dati sulla qualità dell’aria
La nostra missione include la sensibilizzazione della comunità attraverso workshop e formazioni incentrate sull’importanza della salvaguardia delle api e delle pratiche agricole sostenibili. L’apicoltura rigenerativa non solo protegge le api, ma promuove uno stile di vita sostenibile e consapevole dell’ambiente.
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Il contributo della biodiversità alla nostra specie Parlare di biodiversità non è un esercizio generico di conoscenza. La nostra specie […]
È solo dal 2017 che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York ha stabilito che il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api.