Questione climatica. Domande e risposte (XIV)

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Quattordicesima puntata dell’illustrazione del documento ‘Cambiamento climatico. Evidenza e cause’. Ricordiamo che si tratta di una ricerca condotta da due importanti enti internazionali: The Royal Society e la US National Academy of Science. Nella ricerca sono affrontate le 20 principali domande che vengono formulate sulla questione ‘Climate Change’.

Quanto velocemente sta aumentando il livello del mare?

Le misurazioni a lungo termine degli indicatori di marea e i recenti dati satellitari mostrano che il livello globale del mare sta aumentando con una media di 3,2 mm all’anno. L’aumento complessivo osservato dal 1901 è di circa 20 cm.
Questo innalzamento del livello del mare è stato determinato, in ordine di importanza, da: l’espansione del volume d’acqua con il riscaldamento dell’oceano, scioglimento dei ghiacciai di montagna nella maggior parte delle regioni del mondo e perdite dalle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide.

Tutto questo deriva dal complessivo riscaldamento climatico globale, ma fluttuazioni del livello del mare si verificano anche a causa di cambiamenti nella quantità di acqua immagazzinata sulla terra.

Se la CO2 e altri gas serra continuano ad aumentare, si prevede che il livello del mare possa aumentare di altri 0,5-1 mm all’anno entro il 2100.
Rimane difficile prevedere i dettagli di come la Groenlandia e le calotte glaciali antartiche risponderanno al riscaldamento continuo, ma si pensa che la Groenlandia e forse l’Antartide occidentale continueranno a perdere massa.

Il livello del mare nell’ultimo periodo interglaciale (caldo) intorno a 125.000 anni fa raggiunse probabilmente i 5-10 m sopra il livello attuale. Durante questo periodo, le regioni polari erano più calde di quanto non siano oggi. Ciò suggerisce che, nel corso dei millenni, lunghi periodi di maggiore calore porteranno a perdite molto significative di parti delle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide e a un conseguente innalzamento del livello del mare.

 

Ph: Barbara Dall’Angelo