Il bosco della biodiversità di Bologna: piccolo ma cresce bene

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Il bosco della biodiversità di Bologna,  istituito nel 2017 da Phoresta  e ideato dal nostro agronomo Guido Barbieri, continua a crescere  grazie alle cure che gli vengono dedicate. Una tappa importante è stata raggiunta  con il completamento della prima messa a dimora delle piante e arbusti che, nel 2020, erano già  1042. Inoltre sono state sostituite quelle morte o seccate. Un grande problema a cui si è messo mano è la natura del terreno caratterizzato in varie parti dalla presenza di calanchi. Chiaramente la copertura vegetale su queste conformazioni è molto scarsa dato che ci sono pochi nutrienti per il rimboschimento. Il problema allora è migliorare il terreno: uno dei problemi che si siamo subito posti. 

Cosa faremo nel 2021

Vediamo adesso che cosa faremo nell’anno appena iniziato per dare nuova vita e migliorare ulteriormente la biodiversità del bosco.  Prima di tutto nel 2021 in autunno faremo altre piantumazioni  con altri 1500 tra alberi e  arbusti in un’altra area della proprietà. Ricordiamo che questa è di 17 ettari di cui 6 già boscati. Altri cinque ettari sono ancora liberi e su quelli amplieremo il vero a proprio bosco della diversità. Le altre aree sono caratterizzate dai calanchi come si evince dalla cartina dell’intera zona che è stata realizzata. Ricordiamo che si effettua la piantumazione in autunno,  prima dell’inverno in modo che il terreno attorno alle piante ha modo di assestarsi e compattarsi attorno alle radici. 

2500 tra alberi e arbusti nel bosco della biodiversità di Bologna

In definitiva nel 2021 alla fine delle piantumazioni avremmo piantato 2500 tra alberi e arbusti. La disposizione sarà la seguente:  arbusti ai margini del perimetro per creare una sorta di mantello del bosco mentre gli alberi saranno piantati nel mezzo del perimetro.  Le are verdi cioè a prato rimarranno libere. Precisiamo che gli alberi non saranno piantati a filari ma random per creare varietà. E adesso veniamo a quella che è una delle funzioni principali del  bosco della biodiversità e cioè l’assorbimento della CO2 come abbiamo più volte spiegato. 

Crediti di carbonio

Si generano così crediti di carbonio (espressi in tonnellate di CO2) che Phoresta utilizzerà per gli accordi di compensazioni per aziende od organizzazioni che hanno deciso di compensare. Tra queste: Bulgarelli Production srl, Mugo srl e Gilda Contemporary Art.  Il bosco  ha bisogno di manutenzione e cioè irrigazioni, sfalci, sostituzioni di piantine secche…  A questi compiti sono  addetti tre volontari iscritti nell’apposito registro di Phoresta. In più il forestale Fabio Scarfò misura costantemente i servizi eco sistemici e il capitale naturale dell’area e compila i report sulla compensazione. Il calcolo della CO2 sequestrata è svolto periodicamente tramite una scheda Excel. La natura farà la sua parte ma l’uomo deve controllare che tutto vada per il verso giusto.