Stop all’inquinamento da plastica

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L’Onu verso un trattato internazionale per rivedere tutto il ciclo di vita completo della plastica.

Una azione molto ambiziosa, una data storica e una prima pietra messa per arrivare a bandire l’inquinamento da plastica dal nostro pianeta: è l’accordo che è stato siglato il 2 marzo scorso da 175 Nazioni in ambito Onu riunite a Nairobi per mettere a punto uno strumento giuridicamente vincolante entro il 2024 che venga poi sottoscritto e reso operativo dai singoli stati -> https://bit.ly/3urQUAs

Phoresta, con i webinar della professoressa Fabiana Corami, ha realizzato diversi incontri sul tema delle plastiche che saranno disponibili da maggio sul canale YouTube di Phoresta.
Da dove arrivano e dove vanno a finire. E la notizia dell’accordo non può che dare fiducia a chi da anni lavora per ridurre l’inquinamento da plastica e derivati.

Fonti Onu ci dicono che l’inquinamento da plastica è salito da due milioni di tonnellate nel 1950 a 348 milioni di tonnellate nel 2017. Diventando un’industria globale del valore di 522,6 miliardi di dollari e si prevede che raddoppierà la sua capacità entro il 2040.

Non solo, più di 800 specie marine e costiere sono colpite e sono a rischio ingestione, intrappolamento e altri pericoli. Mentre circa 11 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica fluiscono ogni anno nell’oceano. Questo potrebbe triplicare entro il 2040.

Commentando l’accordo raggiunto, il ministro norvegese per il clima e l’ambiente, Espen Barth Eide, ha affermato: “L’inquinamento da plastica è diventato un’epidemia. Con la risoluzione presa siamo ufficialmente sulla buona strada per una cura”.

Per arrivare al trattato hanno creato un comitato intergovernativo che deve fissare gli obiettivi specifici e le misure di cooperazione nazionale e internazionale da adottare.