Cop 27, qualche settimana dopo…

Phoresta / News  / Climate Change  / Cop 27, qualche settimana dopo…

Alcune notizie cadono presto nel dimenticatoio, come quella diffusa durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, la Cop 27 che si è svolta in Egitto a metà novembre. In quei giorni infatti è stato presentato il documento “Gestione sostenibile delle catene di fornitura: tra responsabilità e opportunità per le imprese” realizzato da UN Global Compact Network Italia – che rappresenta nel nostro Paese il Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità di impresa al mondo – con un gruppo di oltre 30 aziende italiane, alcune delle quali presenti a Sharm.

La gestione sostenibile della catena di fornitura è una delle leve più importanti per creare un impatto positivo a livello globale – si legge nel documento – perché si stima che l’80% del commercio globale dipenda dalle supply chain, ossia la catena di approvvigionamento. Da qui l’importanza strategica della riduzione delle cosiddette emissioni “Scope 3”, tutte quelle emissioni indirette legate alla catena del valore, sia a monte che a valle dell’azienda e sulle quali può agire con successo l’economia circolare. Su questo fronte l’Italia rimane un passo avanti rispetto ai suoi competitor europei:

il nostro Paese è infatti al primo posto, assieme alla Francia, nella classifica delle cinque principali economie europee per performance di circolarità.

Infatti nel 2020, ultimo dato disponibile, il tasso di utilizzo circolare di materia nell’Unione europea è stato pari al 12,8% mentre l’Italia ha raggiunto il 21,6%.
Fra l’altro, ricorda UN Global Compact Network Italia, lo scorso 10 novembre il Parlamento europeo ha approvato la Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive), la nuova direttiva sulla rendicontazione delle imprese, che coinvolge circa 50.000 aziende nella raccolta e la condivisione di informazioni sulla sostenibilità.
Il documento in italiano si può leggere a questo link.