Investitori in allerta: non indebolire la trasparenza delle normative UE sulla sostenibilità 

Un gruppo di investitori che gestisce asset per un valore complessivo di 6,6 trilioni di euro ha recentemente espresso forti preoccupazioni riguardo alle proposte dell’Unione Europea di semplificare gli obblighi burocratici relativi alla sostenibilità. Tuttavia, se la semplificazione si traducesse anche in una riduzione del livello di trasparenza e delle garanzie informative, potrebbe compromettere la capacità degli investitori di valutare l’impegno reale delle aziende verso la sostenibilità. In un momento in cui la transizione ecologica è cruciale, il rischio è quello di minare la competitività economica dell’UE a livello globale. 

Il Contesto: Le Normative UE sulla Sostenibilità 

L’Unione Europea ha introdotto una serie di regolamentazioni per garantire che le imprese operino in modo trasparente dal punto di vista ambientale, sociale e di governance (ESG). Tra le principali norme troviamo: 

Queste normative sono pilastri del Green Deal europeo, il piano che mira a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. 

Il Pacchetto Omnibus e la Proposta di Semplificazione 

Nel novembre 2024, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha proposto un “pacchetto omnibus”, con l’obiettivo di eliminare duplicazioni e alleggerire il carico burocratico per le imprese, rispondendo alle preoccupazioni espresse dal rapporto Draghi. Quest’ultimo sottolineava come la frammentazione normativa europea creasse un onere sproporzionato rispetto ai competitor di altri continenti, limitando la competitività del mercato europeo. 

La proposta di semplificazione ha ricevuto il sostegno delle principali associazioni imprenditoriali di Germania, Francia e Italia, che vedono nella riduzione degli adempimenti burocratici un modo per ridurre i costi e rendere le imprese europee più competitive

Il Dilemma: snellire le procedure senza indebolire la trasparenza 

Se da un lato la semplificazione normativa può ridurre oneri amministrativi superflui, dall’altro vi è il timore che essa possa tradursi in una riduzione degli obblighi di trasparenza e rendicontazione. Questo è il punto sollevato dagli investitori e dalle organizzazioni della società civile, che evidenziano tre principali rischi: 

Più di 150 esperti in diritti umani e 170 organizzazioni della società civile hanno lanciato un appello alla Commissione affinché la semplificazione delle procedure non si traduca in una riduzione degli standard di trasparenza e responsabilità

Perché Mantenere Standard Elevati è Fondamentale? 

Garantire elevati livelli di trasparenza e divulgazione della sostenibilità è essenziale per diversi motivi: 

Conclusione 

La necessità di snellire le procedure per evitare costi e oneri burocratici eccessivi è chiara e condivisibile, come evidenziato dal rapporto Draghi. Tuttavia, questa semplificazione non deve tradursi in un indebolimento degli obblighi di trasparenza e rendicontazione, perché ciò metterebbe a rischio la credibilità delle politiche ESG europee e la fiducia degli investitori. 

Per mantenere il primato europeo sulla sostenibilità, è fondamentale trovare un equilibrio tra efficienza amministrativa e qualità delle informazioni fornite dalle aziende. La sfida dell’UE è dunque quella di rendere più semplice l’accesso ai dati, senza ridurne la portata informativa

Se l’Europa vuole davvero essere leader nella transizione ecologica, ridurre gli ostacoli burocratici non deve significare ridurre l’ambizione climatica