- Mobilità sostenibile
- Sostenibilità aziendale
Ecomondo 2024: gli Stati Generali della Green Economy
Anche quest’anno Ecomondo ha ospitato gli Stati Generali della Green Economy: due giorni con oltre 1500 partecipanti e 100 fra […]
Agricoltura verticale: cosa è?
E’ una nuova tecnica di coltivazione che consente di fornire alle popolazioni che risiedono nelle città di poter disporre di verdure fresche senza uscire dalle loro abitazioni.
L’agricoltura verticale è stata oggetto di studio della Wageningen University & Research (nota anche come WUR).
La WUR è un’università pubblica che si trova appunto a Wageningen nei Paesi bassi.
E’ nata nel 1876 come collegio agricolo.
Il suo motto è: esplorare il potenziale della Natura per migliorare la qualità della vita.
Vediamo di conoscerla meglio attraverso le sue numerose iniziative, tutte in linea con questa sua mission.
Questa volta parliamo di agricoltura verticale.
Con questa tecnica – studiata anche da specialisti di orticultura della Wageningen – le piante vengono coltivate al chiuso con l’aiuto della luce a LED e in strati l’uno sopra l’altro.
I vantaggi di tutto ciò? L’uso di terra e acqua è decisamente contenuto rispetto a una coltivazione e l’utilizzo di pesticidi è notevolmente
ridotto se non addirittura eliminato.
Inoltre le spedizioni e il trasporto delle verdure è ovviamente annullato e quindi l’inquinamento che ne deriva.
Alcuni dati: in un grattacielo – che può avere una superficie delle dimensioni di un campo di calcio – si possono coltivare verdure per cento mila persone.
Ognuna di queste mangerà 250 grammi di verdura al giorno.
Ma c’è un altro vantaggio di grande rilievo: la coltivazione non dipende dal tempo atmosferico né dal sole o dalla pioggia.
Di questi vantaggi parla Leo Marcelis, professore di orticoltura, secondo il quale l’agricoltura verticale è praticabile dovunque anche in
aree sterili come nel deserto o su Marte.
In definitiva, da questo punto di vista, il metodo di coltivazione verticale è una bella opportunità per il prossimo futuro e anche per la situazione attuale.
Infatti la popolazione cresce e si raggruppa sempre di più nei centri urbani.
Qui però spesso si deve nutrire con cibi malsani (i famosi junk food). L’agricoltura verticale potrebbe offrire a tutti la possibilità di nutrirsi con verdure sane e fresche.
Allora: buon appetito!
Resta aggiornato con le ultime novità di Phoresta
Anche quest’anno Ecomondo ha ospitato gli Stati Generali della Green Economy: due giorni con oltre 1500 partecipanti e 100 fra […]
È stato presentato a metà novembre il progetto pilota siciliano per ridurre gli imballaggi dal titolo “Spesa Disimballata”, un’iniziativa dell’Associazione […]
La sfida della biodiversità. Di Andrea Visinoni È vero che abbiamo più strade, più macchine, anche più insetticidi, ma non […]