Le donne dell’acqua

Transizione ecologica: le protagoniste di una nuova cultura dell’Acqua” è stato il tema della XVIII edizione del Premio Internazionale “Tecnovisionarie®” 2024 che ha premiato 12 donne impegnate nell’innovazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche.

Fra di loro anche Raziyeh Akbari, assegnista di ricerca del Dipartimento Scienza dei Materiali dell’Università Milano-Bicocca e PhD Department of Physics dell’University of Teheran. Raziyeh progetta “raccoglitori d’acqua atmosferica ispirati alla natura. Il suo principale interesse di ricerca risiede nei fenomeni di bagnabilità e nelle sue applicazioni, in particolare nei settori della fornitura di acqua pulita e della fabbricazione di superfici autopulenti.

Nel caso dell’”acqua di nebbia”, l’umidità viene catturata attraverso le maglie di una rete fatta di un materiale ispirato alle piante del deserto e alle spine di cactus” si legge nella descrizione del premio, che quest’anno si è focalizzato sulle tecnologie emergenti soprattutto nei luoghi dove l’acqua scarseggia, a partire dal dato che “l’acqua è la base della vita su questo pianeta. La sua gestione attenta e sostenibile è essenziale non solo per il benessere umano, ma anche per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi. La sfida globale dello stress idrico, accentuata dai cambiamenti climatici e dalla crescente domanda, richiede soluzioni innovative per l’uso, la conservazione e il riciclo dell’acqua. In questo contesto, il premio riconosce l’importanza del contributo femminile, spesso sottovalutato, nel guidare le innovazioni e promuovere pratiche responsabili nella gestione dell’acqua”.

Tutte le donne premiate sono su Tecnovisionarie®