Record di caldo e disastrose inondazioni

Agosto 2024 è stato l’agosto più caldo a livello globale (insieme ad agosto 2023). La temperatura media del territorio europeo per agosto 2024 è stata di 1,57°C superiore alla media di agosto nel precedente periodo 1991-2020. La temperatura media della superficie del mare (SST) per agosto 2024 è stata il secondo valore più alto e mai registrato per il mese e solo 0,07°C inferiore a quello di agosto 2023.

Sono alcuni dei dati che si possono leggere sul sito di Copernicus, il servizio europeo di monitoraggio dei cambiamenti climatici, in cui leggiamo anche che sempre agosto 2024 è stato più secco della media sulla maggior parte dell’Europa continentale. E le conseguenze di questa siccità sono sotto gli occhi di tutte e tutti noi.

I dati di Copernicus aiutano a comprendere meglio i fenomeni anche violenti che stanno accadendo in questo inizio di autunno non solo nel nostro Paese: come infatti riporta la stampa europea anche l’Europa centrale sta subendo gravi inondazioni. Fra Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Austria, oltre 20 persone morte per il maltempo e miliardi di sterline di danni.

Il World Weather Attribution (WWA) - come riporta la BBC - ha affermato che il recente periodo di quattro giorni attraversato dalla tempesta Boris (settembre 2024) è stato il più piovoso mai registrato in Europa centrale, un’intensità resa due volte più probabile dai cambiamenti climatici. Ma la scienza ricorda anche che fenomeni come Boris sono ancora rari, si dovrebbero verificare una volta ogni 100-300 anni. 
Ma se il riscaldamento globale dovesse raggiungere i 2°C, episodi simili diventeranno ancora più intensi del 5% e più frequenti del 50%. 
Sul che fare per contenere le conseguenze del cambiamento climatico la scienza si è espressa più volte, è la politica che deve prendere parola: nella nuova squadra del nuovo governo europeo a firma Von Der Leyen, ci sono alcune figure da anni in prima linea sulle questioni ambientali e climatiche. Da Teresa Ribera Rodriguez, ex ministra dell’Ambiente in Spagna con l’arduo compito di garantire un trasparente ed efficace Green Deal all’olandese Wopke Hoekstra che dovrà riuscire nell’impresa di trasformare in legge l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90 per cento entro il 2040, fino alla svedese Jessika Roswall, commissaria per l’Ambiente, che dovrà lavorare sulla resilienza idrica e l’economia circolare competitiva.