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Come se la passano gli insetti sul nostro pianeta? Male e stanno spesso lottando per la sopravvivenza. Ormai i nostri lettori sapranno questo non è un guaio solo per loro ma anche
per noi. Infatti è ormai dimostrato che gli insetti sono indispensabili per la biodiversità. Questo problema – ormai incombente – è stato percepito da un gruppo di scienziati. Per l’esattezza sono 70 scienziati di 21 paesi del mondo.
Un piccolo esercito che deve affrontare un problema molto ampio e complesso come vedremo. Questa squadra – diciamo così – ha già messo a punto una roadmap che si prefigge di conservare e recuperare gli insetti ed è stata anche pubblicata sulla rivista Nature Ecology ed Evolution. L’orientamento di quest’attività è precisata da uno dei responsabili, il professor Jeff Harvel della Nioo-Knaw (NDR Istituto olandese di ecologia) che ha affermato: ‘Vogliamo raccogliere tutte le informazioni possibili sugli insetti e le loro problematiche lavorando, come scienziati, insieme ai gestori del territorio, politici locali e altri attori in un qualche modo coinvolti’. Ormai ci sono molte prove documentate che gli insetti soffrono di stress per diversi fattori: il cambiamento climatico in primis ma anche perdita dell’habitat, l’inquinamento sovrasfruttamento dei territori e altri ancora. Per bloccare la riduzione o scomparsa degli insetti è stata messa punto una roadmap.
Ne esponiamo i punti salienti. Sono previste diverse azioni: alcune da svolgere immediatamente altre invece a medio o lungo termine perché evidentemente richiedono studi
e approfondimenti particolari. Occorre allora agire sull’agricoltura favorendo un paesaggio eterogeneo, ridurre l’inquinamento rpovocato dalla luce e del rumore, eliminare i pesticidi e
sostituirli con agenti ecologicamente sani, evitare l’introduzione di specie aliene e conservare e proteggere le specie autoctone.
E ancora: aumentare i programmi di recupero e conservazione delle specie locali e infine insistere sull’educazione dei cittadini. Azioni a medio termine sono quelle basate sulla nuova ricerca e sull’analisi dei dati già raccolti. A lungo termine si raccomandano le alleanze con tutti i soggetti coinvolti e un programma di monitoraggio globale. Insomma il percorso è lungo e di non facile attuazione.
A proposito: avete notato che molte misure pro-insetti sono anchebenefiche per l’uomo?
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