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Su un recente numero di TIME abbiamo letto una storia di impegno per l’ambiente che ci è molto piaciuta e che abbiamo trovato anche un po’ toccante. Allora ve la riproponiamo anche perché riguarda non uno scienziato o un ricercatore ma una persona semplice che si è dovuta mobilitare perché il suo habitat è terribilmente a rischio. Per carità: amiamo e appoggiamo anche le persone di cultura che mettono il loro sapere a disposizione della causa ma non possiamo non nutrire una particolare simpatia per l’uomo comune quello definito l’uomo della strada che nonostante i suoi limiti si ingegna per difendere la sua casa e la sua famiglia. Allora il nostro ‘eroe per caso’ si chiama Saùl Luciano LIiuya ed è un agricoltore peruviano. Abita in una cittadina nella Cordigliera Bianca nella regione delle Ande Peruviane che offrono (offrivano?) acqua, lavoro e bellezze naturali. Ma una mattina scalando una montagna innevata in una luce che precede l’alba si accorge che qualcosa sta cambiando. Vede che i ghiacciai stanno sparendo rapidamente. Infatti le temperature aumentano per via – come gli spiegano – dei gas dell’effetto serra che catturano calore nella atmosfera terrestre. Risultato: i ghiacci accumulati in migliaia di anni sono svaniti nel giro di una singola generazione. Pensate che tra il 30% e il 50% dei ghiacciai delle Ande tropicali sono scomparsi in pochi anni. Le conseguenze sono pesanti per il povero LIiuya perché i ghiacciai sciogliendosi scaricano acqua nel lago di Palcacoha a poche migliaia di piedi (NDR – un piede equivale a 30,48 cm) di altezza dalla città di Haraz. Si crea così un inquietante pericolo di inondazioni. E c’è già un precedente: nel 1941 un’enorme massa di ghiaccio si ruppe creando un’onda che spazzò via 1800 persone. E anche oggi 50.000 persone vivono direttamente in una zona minacciata dall’acqua. Preoccupato dei rischi che corre la sua comunità nel 2015 LIiuya apprende da un turista che si può fare causa contro la compagnia energetica RWE il più grande emettitore di CO2 d’Europa (NDR – la CO2 va dappertutto) e si reca a Essen in Germania facendo un viaggio di 6.600 miglia dove trova un avvocato disposto a sfidare il colosso RWE. Un bell’azzardo. Ma qualcuno si accorge di lui e della sua battaglia. Vince anche un premio (Il Glass of Reason-il Bicchiere della Ragione) a Kassel sempre in Germania. E’ un riconoscimento dato alle ‘persone che pensano fuori dagli schemi per cambiare il mondo’. L’articolo riferisce che LIiuya e sua moglie sembravano un po’ fuori posto quando si sedettero nelle luminose sale gialle di una scuola superiore della città tedesca. Lui è in una giacca da escursione zippata fino al mento, la moglie Lydia con il tipico cappello a bombetta che indossano le donne nelle alpi peruviane. Forse anche per questo fanno colpo. Come finisce la favola di LIiuya e consorte? L’esito positivo non è scontato: la potente RWE ha fior di avvocati e il portavoce della RWE, Guido Steffen, sostiene che le rivendicazioni di LIiuya non hanno basi legali. Insomma: vinca il migliore. Indovinate chi è il migliore secondo noi…
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