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C’è un’altra Genova che guarda il futuro e progetta e crea opere di enorme rilievo. Una di queste è il parco scientifico Great Campus. Ci spiega le finalità Maria Francesca Silva, ingegnere, con specializzazione in materia di Smart city, rigenerazione urbana, infrastrutture e real estate. Ecco l’intervista.
D-Lei è responsabile sviluppo del Great Campus. Ce lo vuole presentare in breve?
R- Great Campus è il Parco Scientifico Tecnologico di Genova, il più grande d’Italia: oltre 400.000 mq. tra aree verdi e strutture. Un progetto che seguo da diversi anni come Responsabile Sviluppo e che sta trasformando il paradigma con il quale vengono costruiti i parchi scientifici. Al centro del progetto per noi ci sono innanzitutto le persone, per questo motivo abbiamo scelto di sostenere la realizzazione di servizi, aree attrezzate e attività per tutta la community di residenti e lavoratori. Insomma, non solo un’area per aziende ed enti di ricerca, ma davvero per tutta la città.
D- Abbiamo letto che avete cambiato il nome originario. Perché?
R-Il nome precedente rappresentava solo l’area geografica, ciò che esisteva prima che ci fosse il Parco: una semplice collina piena di container e strutture industriali.
Great Campus è l’acronimo di Genoa Research & Advanced Technology Campus perché quello che è stato realizzato è un grande centro di ricerca e sviluppo per aziende ed enti istituzionali, ma anche e soprattutto un luogo di ritrovo per tutti i cittadini.
D- Nel parco ci sono diversi progetti legati alla mobilità sostenibile. Quali sono?
R-La mobilità sostenibile è per me una condizione necessaria per promuovere qualunque progetto di rigenerazione urbana. So che Phoresta è una realtà molto attenta ai temi della sostenibilità ambientale e condivido questa priorità. All’interno del Great Campus abbiamo inserito una tra le prime stazioni di ricarica elettrica della città, dedicata a chi ha auto, bici o scooter elettrici.
Inoltre abbiamo sostenuto lo sviluppo del carpooling, la condivisione dei tragitti in auto. Questo strumento si è rivelato cruciale nella gestione dell’emergenza traffico a seguito del crollo del Ponte Morandi. Fortunatamente avevamo già avviato il processo, ed è stato più semplice gestire l’emergenza.
D-Oltre tutto c’è un grande parco urbano. Qual è l’estensione globale?
R- Il progetto prevede 220.000 mq di parco verde con spazi attrezzati per gioco, anche per bambini in condizioni di disabilità, aree per lo sport e diverse zone dedicate alla sgambatura per i cani. Abbiamo anche inserito oggetti “smart” come le panchine con le prese di corrente, il sistema di filodiffusione per lanciare messaggi e dispositivi di controllo per la sicurezza. Il parco è stato appena inaugurato, è aperto a tutti, 24 ore al giorno ed è completamente finanziato e mantenuto da fondi privati. In questi giorni vediamo tantissimi bambini e tantissimi giovani frequentarlo, è davvero una grande soddisfazione.
5-Obiettivi che il Great Campus si pone per il futuro?
R- Stiamo chiudendo alcuni importanti accordi di sviluppo per la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero che potrà servire ad infermieri e personale amministrativo. Siamo in attesa dell’arrivo di nuovi laboratori dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) e della nuova Scuola Politecnica di Genova. Stiamo vivendo un’epoca di enormi cambiamenti ed è nostra responsabilità saperli cogliere e gestire a beneficio della città.
Ringraziamo l’ing. Maria Francesca Silva che ci fatto conoscere e apprezzare meglio il capoluogo Ligure. Viene proprio voglia di visitarlo.
Ing.Maria Francesca Silva
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