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Ecomondo 2024: gli Stati Generali della Green Economy
Anche quest’anno Ecomondo ha ospitato gli Stati Generali della Green Economy: due giorni con oltre 1500 partecipanti e 100 fra […]
Diciottesima puntata dell’illustrazione del documento relativo alla questione climatica: ‘Cambiamento climatico. Evidenza e cause’. Ricordiamo che si tratta di una ricerca condotta da due importanti enti internazionali: The Royal Society e la US National Academy of Science. Nella ricerca sono affrontate le 20 principali domande che vengono formulate sulla questione ‘Climate Change’.
La scienza è un processo continuo di osservazione, comprensione, test e previsione.
La tendenza a lungo termine dell’aumento dei gas a effetto serra è solida ed è stata confermata da un numero crescente di prove. Tuttavia, la comprensione (ad esempio, della dinamica delle nubi e delle variazioni climatiche su scala temporale centenaria e decadale e su scala spaziale regionale-locale) rimane incompleta.
Ma tutto ciò contribuisce a stabilire le priorità per la nuova ricerca. Il monitoraggio vigile dell’intero sistema climatico, dell’atmosfera, degli oceani, della terra e del ghiaccio, è quindi fondamentale, poiché il sistema climatico può essere pieno di sorprese.
Insieme, dati sul campo e di laboratorio con la comprensione teorica, sono utilizzati per avanzare modelli del sistema climatico della Terra e per migliorare la rappresentazione dei processi chiave in essi, in particolare quelli associati a nuvole, aerosol e trasporto di calore negli oceani. Ciò è fondamentale per simulare accuratamente i cambiamenti climatici in condizioni meteorologiche avverse, soprattutto a livello regionale e locale, e questo è importante per le decisioni politiche.
Simulare, ad esempio, come le nuvole cambieranno con il riscaldamento e come a loro volta possono influenzare il riscaldamento, rimane una delle principali sfide per i modelli climatici global.
Decine di gruppi e istituti di ricerca stanno lavorando su modelli climatici, e queste opportunità sono di enorme beneficio nel far emergere i punti di forza e di debolezza di vari modelli e nel diagnosticare le cause delle differenze tra i modelli, in modo che la ricerca possa concentrarsi sui processi pertinenti. Le differenze tra i modelli consentono di stimare le incertezze nelle proiezioni dei futuri cambiamenti climatici e di comprendere quali aspetti di tali proiezioni sono solidi. Non solo, studiare il modo in cui il clima ha reagito ai grandi cambiamenti del passato è un altro modo per verificare quanto comprendiamo dei diversi processi e che i modelli sono in grado di funzionare in una vasta gamma di condizioni.
Ph: Barbara Dall’Angelo
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