Maria Telkes, la regina del Sole

Ungherese di nascita e statunitense d’adozione, Maria Telkes nasce a Budapest nel 1900 e tornerà a casa per morire nel 1995. A lei si devono le prime invenzioni che sfruttano l’energia solare: un distillatore per rendere potabile l’acqua marina – che permise al fratello di un suo collega di non morire di sete durante un incidente in mare – ma anche un sistema in grado di ricavare calore dallo scioglimento di un composto chimico e un forno funzionante senza elettricità o gas e utilizzabile ovunque.

Diventa chimica e fisica iniziando le sue ricerche attorno ad alcune domande: “Cosa succede quando una cellula muore? Dove se ne va la sua energia?” e soprattutto “Cosa succede all’energia se una cellula non muore ma si ammala?”. Amava porre molte domande oltre che cercare le risposte, e così arrivò al 1939, quando il Massachusetts Institute of Technology (Mit) le affidò l’incarico di collaborare alla costruzione della prima abitazione ‘solare’, la Dover House, per la quale Telkes progettò il sistema di accumulo del calore solare. Per conservare il calore solare raccolto di giorno e nei mesi caldi e per renderlo disponibile di notte e nelle stagioni fredde, Telkes propose un ingegnoso sistema consistente nel far circolare l’aria calda, raccolta nei pannelli solari, attraverso serbatoi, isolati termicamente. Nel 1948 la casa venne inaugurata e Telkes divenne la “Sun Queen” (Regina del Sole).

Giorgio Nebbia scrisse così di lei: “Telkes è sempre stata sostenitrice e anzi ambasciatrice delle soluzioni semplici, per mettere il Sole al servizio delle necessità umane essenziali: acqua potabile, calore, elettricità, luce, soprattutto nei paesi arretrati, con dispositivi realizzabili sul posto”.
Nel 1952 è stata premiata come prima ingegnera e inventrice e prese posto nella National Inventors Hall of Fame, la “casa” degli inventori famosi con sede a Washington.

Per approfondire
https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/maria-telkes/