- Biodiversità
Europa: la riconquista dell’ambiente e la sfida globale (parte prima)
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Cos’è l’iniziativa Science Based Targets (SBTi)
L’iniziativa Science Based Targets (SBTi) offre alle aziende un quadro chiaro e scientificamente validato per definire obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra (GHG), contribuendo a una transizione globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Questo approccio consente alle aziende di allinearsi agli obiettivi climatici internazionali, con specifici vantaggi in termini di posizionamento competitivo, gestione del rischio e accesso a capitali sostenibili.
Fondata nel 2015 grazie alla collaborazione tra CDP (Carbon Disclosure Project), UN Global Compact, World Resources Institute (WRI), WWF e We Mean Business Coalition, SBTi è nata per supportare le aziende nel definire e raggiungere obiettivi di riduzione delle emissioni allineati con le ultime evidenze scientifiche. Con un impegno a mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 °C, o comunque ben al di sotto dei 2 °C, le aziende che aderiscono a SBTi beneficiano di una guida metodologica rigorosa e di riconoscimento pubblico.
Partecipare a SBTi rappresenta un segno concreto di leadership climatica: non solo migliora la credibilità delle aziende rispetto agli stakeholder, ma consente loro di contribuire attivamente alla transizione verso un’economia a basse emissioni.
Quale la posizione sui crediti di carbonio di SBTi?
A gennaio 2024, SBTi ha annunciato che la revisione del suo principale standard aziendale Net-Zero fosse una priorità per il 2024 e che includesse ulteriori linee guida per affrontare le emissioni di Scope 3. È logico come sulle emissioni dirette le aziende possano intervenire con investimenti di efficientamento energetico, sull’approvigionamento di energia elettrica tramite scelte di mercato, acquistando energia provieniente da fonti rinnovabili. Mentre per lo Scope (Ambito) 3, le emissioni della catena del valore, secondo SBTi la compensazione o mitigazione climatica è valida ed efficace dal punto di vista scientifico quindi ha effetti concreti sulla decarbonizzazione.
Cosa sono Scope 1, 2 e 3? Leggi la nostra pagina sulla Carbon Footprint.
Negli ultimi sei mesi l’SBTi ha intrapreso un’ampia attività consultiva a riguardo e ha presentato al Consiglio di Amministrazione una sintesi dei risultati del sondaggio.
L’ SBTi riconosce che, l’impiego dei certificati di attribuzione ambientale ai fini dell’abbattimento delle emissioni di Scope 3 può rappresentare un ulteriore strumento per affrontare il cambiamento climatico.
Di conseguenza, all’interno dell’SBTi è stato stabilito di estendere l’impiego delle politiche, degli standard e delle procedure basate sulle evidenze scientifiche ai fini dell’abbattimento delle emissioni di Scope 3 superando i limiti attuali.
Considerando la portata e la complessità di questo argomento, l’SBTi si consulterà e si impegnerà a conseguire i necessari accordi di cooperazione sulla revisione del modello di Scope 3, compreso l’uso responsabile dei certificati di attribuzione ambientale nella definizione degli obiettivi, per mezzo di ulteriori iniziative pertinenti e coinvolgendo un più ampio gruppo di stakeholder.
SBTi non intraprende la validazione della qualità dei crediti di carbonio, poiché altre entità sono meglio posizionate per occuparsi di questa attività, ma permetterà a tutte le entità di validazione di avere accesso chiaro e una completa comprensione delle linee guida e delle regole.
L’SBTi reputa questo passo un modo per accelerare la decarbonizzazione delle catene del valore con la logica della compensazione, mentre le aziende si adoperano per eliminare le emissioni di carbonio alla fonte attraverso l’innovazione e i miglioramenti tecnologici.
Fonte: SBTi
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