Acqua, poca e salinizzata: che fare?

acqua poca

I ricercatori della Wageningen University & Research continuano a cercare soluzioni per i problemi scatenati dal cambiamento climatico. E questa volta si occupano di un bene primario, assolutamente indispensabile per l’umanità: l’acqua. Infatti proprio a causa dei cambiamenti climatici molti paesi – tra cui anche i Paesi bassi – devono affrontare periodi sempre più lunghi di siccità.


Carenza d’acqua

Le conseguenze sono carenza di acqua e salinizzazione. Come forse il lettore sa l’acqua è per i paesi bassi un elemento vitale ma anche pericoloso. Basti pensare che il 26% dei territori sono sotto il livello del mare. Secondo i ricercatori della Wageningen University il sistema idrico olandese deve essere riconfigurato per far fronte a questa calamità. Sì ma come? Per farci capire facciamo un passo indietro. Nel 2018 c’è stata un’estate eccezionalmente secca e le conseguenze hanno pesato anche negli anni successivi. Come prima
conseguenza nel 2019 i livelli delle acque sotterranee sono risultatiassolutamente lontani da quelli normali.


La primavera

Poi è arrivata la primavera caratterizzata normalmente da un eccesso di acqua a causa dei fiumi che sono in piena. Questa volta però non è stato così per via di un guasto nella costruzione dei respingenti necessari a regolare il flusso dell’acqua. In particolare il problema è apparso più grave nei terreni sabbiosi più elevati delle zone orientali e meridionali dei Paesi bassi. Viceversa nelle aree più basse il livello dell’acqua è normale ma di converso queste zone devono affrontare problematiche legate all’approvvigionamento idrico.
La situazione assai complessa viene spiegata da Huub Rijnaarts professore di ambiente e tecnologia dell’acqua presso appunto la WUR. ‘I paesi dell’Ovest dovranno fare i conti con la salinizzazione.


Suolo salinizzato


Infatti le acque sotterranee vengono pompate per mantenere la terra asciutta (NDR – avevamo detto che oltre un quarto dei terreni olandesi sono sotto il livello del mare). Questo comporta il fatto che le acque sotterranee salate sono meno compresse dall’acqua dolce. Risultato: il suolo viene salinizzato. La pressione del mare è allora destinata a salire per via di ulteriori cedimenti.
Riassumendo: si produrranno sempre di più fenomeni come inondazioni e smottamenti. La WUR con le sue ricerche e i corsi che organizza sta analizzando il problema.