- Economia Circolare
Pneumatici Fuori Uso Zero, si può fare e si può riciclare
La nuova stagione di PFU Zero quest’anno è partita dalla Sicilia, con una raccolta di 6000 kg di Pneumatici Fuori […]
Il genoma di una pianta contro il Covid-19.
È ancora dalle piante che arriva la buona notizia.
Un team internazionale, con partecipazione del Consiglio superiore per la ricerca scientifica spagnolo, ha pubblicato il genoma di una pianta che sarà utile per produrre vaccini contro COVID-19 in larga scala.
La pianta in questione è la “Nicotiana Benthamiana”, strettamente collegata al tabacco, ed è già ampiamente utilizzata per la produzione di grandi quantità di prodotti biofarmaceutici, come il cocktail anticorpale Zmapp usato nella terapia contro l’Ebola.
Attualmente sono attivi numerosi gruppi di ricerca per lo sviluppo del vaccino contro il virus SARS-COV-2, che causa la malattia COVID-19, ma successivamente il problema sarà la produzione in larga scala, veloce e a basso costo del vaccino.
L’uso delle piante come “bio-fabbriche” potrebbe essere una soluzione per accelerare i tempi di produzione.
Nel caso del corona virus SARS-CoV-2 , i geni del vaccino possono essere inseriti nel genoma della Nicotiana Benthamiana e conseguentemente prodotti in grandi quantità sfruttando la naturale moltiplicazione del DNA della pianta.
Conoscere il genoma della pianta permette ai ricercatori di modificarlo per migliorare la sua capacità di produrre biofarmaci più efficaci in grandi quantità.
La pubblicazione rientra nel progetto NEWCOTIANA, finanziato dall’Unione Europea, che è iniziato due anni fa, prima della minaccia del virus SARS-COV-2.
Il team internazionale è coordinato dal ricercatore del CSIC Diego Orzáez.
Secondo il Ministero della Scienza e dell’Innovazione spagnolo, dall’inizio della pandemia, diversi team di progetto hanno iniziato a lavorare sulla produzione di utili biofarmaci, dai reagenti per stabilire saggi immunologici rapidi, alle molecole che possono essere utilizzate in un programma di vaccinazione di massa.
“Speriamo che ciò acceleri la scoperta di nuovi prodotti biofarmaceutici e, in definitiva, contribuisca alla lotta contro questa e le future epidemie”, spiega Orzáez.
I ricercatori coinvolti nel sequenziamento del genoma vegetale stanno condividendo i loro risultati con altri ricercatori e aziende che sviluppano vaccini e reagenti diagnostici contro COVID-19 per contribuire in tal modo alla risoluzione dell’emergenza globale.
Resta aggiornato con le ultime novità di Phoresta
La nuova stagione di PFU Zero quest’anno è partita dalla Sicilia, con una raccolta di 6000 kg di Pneumatici Fuori […]
Il 20 agosto è uscito su Il Fatto Quotidiano un articolo di Renzo Rosso, docente di Costruzioni idrauliche e marittime […]
A fine 2023 è stato approvato il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti […]