Indicatori di biodiversità: il biancone

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Il Biancone ai Castelli Romani, il segno di un possibile equilibrio ecologico?

Nei Castelli Romani, nelle aree meno frequentate e più riposte, ormai da più di dieci anni si è consolidata la nidificazione del biancone. Visto che si tratta di un predatore apicale nella catena alimentare, è una presenza che dà speranza per gli equilibri ecologici di questo territorio. Infatti dove sono presenti predatori apicali sono necessariamente presenti anche le loro prede, a testimonianza di un ecosistema in salute. Un’affermazione semplice e rigorosa dal punto di vista scientifico.

La presenza del biancone, davvero inaspettata – perché si stentava a credere possibile una simile presenza nei Castelli Romani – negli anni scorsi destò scalpore tra gli specialisti e qualche curiosità tra gli appassionati. Oggi, a distanza di diversi anni, appare confermata nel tempo.

Una scoperta che si deve alla tenacia di Claudio Borghini, ornitologo e film-maker. Borghini a Castelli Romani ci abita e li conosce bene. Ha installato una serie di videocamere di sorveglianza (in accordo con il Parco dei Castelli Romani) nei punti che riteneva più interessanti per l’osservazione della fauna e in particolare degli uccelli. La sorpresa è racchiusa tutta nelle foto che riprende il biancone nel nido.

Nella foto si vede insieme a un pullo (il pulcino) e a un biacco, il serpente appena catturato. Il biancone, con la sua grande apertura alare, ha bisogno di spazi di caccia vasti e aperti, dove avvista dall’alto i serpenti, sue prede d’elezione.

La presenza di questo grande predatore è davvero straordinaria, soprattutto se si considera che i Castelli Romani sono in un territorio storicamente antropizzato e a due passi da Roma. Un’area nella quale sono conservati sorprendenti elementi di naturalità, che destano meraviglia anche tra gli addetti ai lavori.

Il biancone potrebbe rappresentare uno stimolo per approfondire le analisi sulla flora e la fauna, che talvolta, come in questo caso, nascondono insperate sorprese. È la testimonianza che esistono ancora spazi di manovra, ambiti di ricerca, elementi su cui fondare un diverso modo di intendere, gestire e tutelare l’ambiente naturale.

L’immagine (di Claudio Borghini) è ricavata da un fotogramma di una telecamera di videosorveglianza.

Nella foto, femmina di biancone nel nido con il pullo e un biacco.

Il Biancone (o aquila dei serpenti) è un grande rapace con apertura alare di quasi due metri.

Solo 350-400 coppie nidificano stabilmente in Italia.

La base della dieta è costituita da serpenti (anche vipere). In minor misura vengono cacciati anche piccoli uccelli, piccoli mammiferi, lucertole, anfibi e insetti.

Nel corso di una stagione riproduttiva, una coppia di bianconi cattura dai 700 agli 800 serpenti.