- Biodiversità
Europa: la riconquista dell’ambiente e la sfida globale (parte prima)
La sfida della biodiversità. Di Andrea Visinoni Nell’intervento precedente abbiamo affermato che la sfida della biodiversità dev’essere concepita, e affrontata, […]
Una cascata a ventaglio, con acqua cristallina (e per inciso, potabile) davanti agli occhi, e una brezza di mare che giunge da non troppo lontano, proprio da dietro la cascata. Strano, il mare sta dietro la cascata e il fiume scorre in senso opposto alla direzione del mare! Com’è possibile?
Per una particolarità della storia geologica di questo territorio. Il fatto risale a 800mila anni fa e non è stata una cosetta da niente. Ci fu un innalzamento di un’intera regione, un apparato vulcanico, quello Sabatino, del lago di Bracciano (e altre caldere secondarie). Un sommovimento così grande che cambiò il corso del fiume Tevere. Il paleoalveo del Tevere si innalzò repentinamente e rimase in secco. Il Tevere si trovò un’altra strada verso est, aggirando montagne e scavando nuove pianure.
Al suo posto, nel vecchio alveo del Tevere, cominciò a scorrere l’acqua di alcune sorgenti che improvvisamente si trovarono in alto. L’acqua scorreva secondo le nuove pendenze, proprio in direzione opposta al mare. Ancora oggi è così. L’acqua ha inciso i teneri tufi ed ecco il fiume Treja che si lascia il mare alle spalle, confutando il proverbio “tutti i fiumi vanno al mare”.
Le cose più incredibili sono quelle controintuitive e questa è una di quelle. Ma non è la sola!
Quando l’India si è staccata dall’Africa e ha attraversato l’oceano alla folle velocità di 5 centimetri l’anno, con una rotazione su sé stessa di 180°, al momento (geologico) dell’impatto con l’Asia, dopo 10.000 chilometri e 200 milioni di anni, ha creato l’Himalaya e il fiume che già da prima scorreva verso est nelle fertili pianure sottostanti si trovò incastrato tra le montagne di nuova formazione. Quando l’attività tettonica spinse le montagne più in alto, il fiume si fece strada attraverso il sollevamento.
Il fiume Gandaki o Narayani in Nepal, chiamato Gandak in India, ha scavato gole profonde 2.500 metri per continuare ad arrivare al mare attraverso le montagne, in modo simile al Treja, molto più recentemente, nel Lazio settentrionale.
…Tutti i fiumi vanno al mare!
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La Dichiarazione del Consiglio di Amministrazione dell'iniziativa Science Based Targets (SBTi) sull'uso dei certificati di attribuzione ambientale, include ma non si limita ai mercati volontari del carbonio, per finalità di abbattimento limitate allo Scope 3.
La COP16 - Conferenza delle Parti - sulla biodiversità, che si terrà a Cali, Colombia, dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, rappresenta uno snodo fondamentale e cruciale nella lotta contro la crisi globale della biodiversità.